INFOLIBRI Periodico quindicinale di novit� editoriali Anno IX, n. 10/2024 Direzione redazione amministrazione e stampa Biblioteca Italiana per i Ciechi �Regina Margherita� Onlus via G. Ferrari, 5/a 20900 Monza Casella postale 285 c.c.p. 853200 tel. 039/28.32.71 fax 039/83.32.64 e-mail: bic@bibciechi.it web: www.bibliotecaciechi.it Registraz. n. 18 del 14-10-2015 Dir. resp. Pietro Piscitelli Comitato di redazione: Pietro Piscitelli Massimiliano Cattani Luigia Ricciardone Copia in omaggio Rivista realizzata anche grazie al contributo annuale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Cultura. Harada Hika: Come petali nel vento (Romanzo) � Garzanti 2023, p. 222 (vol. 3, pag. 422). Giappone. � la sera di Capodanno e Miho e Maho, ancora bambine, ricevono dalla nonna Kotoko una prima paghetta tutta per loro, accompagnata da queste parole: �Il modo in cui spenderete i soldi pu� decidere la vostra vita�. Le due sorelle sono troppo piccole per capire, e si comportano in modo opposto: Miho li usa subito per qualcosa di futile; Maho invece compra un borsellino per custodire quelli che guadagner� in futuro. A vent'anni di distanza, Miho ripensa a quell'episodio quando scopre che il fidanzato vorrebbe che lei smettesse di lavorare dopo il matrimonio. Non avendo mai messo nulla da parte, ci� vorrebbe dire perdere la propria autonomia. Solo ora capisce il vero significato delle parole della nonna: l'indipendenza economica � la cosa che conta di pi� per una donna. Maho lo sa bene: nel corso degli anni � riuscita a risparmiare molto pi� della sorella. Il suo segreto � semplice, non ha mai smesso di compilare il taccuino che, nella sua famiglia, si tramanda di donna in donna. Un taccuino speciale su cui segnare tutte le spese. Maho non ha dimenticato l'insegnamento di Kotoko e ha cos� assicurato una libert� possibile a s� e a sua figlia. Un futuro possibile. Perch� siamo come petali in un fiume e il corso dell'acqua incontra mille ostacoli, si districa in mille anse, ma se non perdiamo di vista un ramo a cui aggrapparci nessuna cascata riuscir� a sopraffarci. � quello che Miho capir� facendo proprio l'insegnamento delle sue antenate. Jacobi Charlotte: 2. Il paradiso dei profumi (Romanzo) � tre60 2023, p. 392 (vol. 5, pag. 660). Amburgo, 1920. Sono trascorsi dieci anni dall'apertura della profumeria Douglas: un successo tutto da festeggiare! In citt� il negozio di Anna e Marie Carstens � diventato il punto di riferimento per acquistare le fragranze pi� raffinate e trovare i cosmetici pi� esclusivi. Non c'� signora alla moda che non ambisca a entrare in quel paradiso. Ma di fronte a una tale popolarit�, perch� non provare a trasformare la splendida profumeria in una realt� internazionale? New York, Londra e Parigi sono le citt� cui guardare per allacciare contatti, cogliere tendenze ed elaborare strategie di vendita. Cos�, mentre le intraprendenti �sorelle Douglas� si dedicano anima e corpo a questo ambizioso progetto, le loro giovani figliocce, Hertha e Lucie Harders, sin da bambine a proprio agio tra profumi, creme e belletti, accettano di gestire il lussuoso negozio insieme alla commessa Eugenie. Ma se oltreoceano regna un clima di scintillante euforia, la Germania attraversa un periodo di crisi politica e sociale con gravi ripercussioni sull'economia. Riusciranno Hertha e Lucie a far fronte a questo periodo di difficolt�, proprio nel momento in cui da loro dipende il futuro del negozio? E mentre le due sorelle si impegnano per conquistare nuovi clienti con fragranze irresistibili, sbocciano, in modo del tutto inaspettato, anche gli amori. Ma non tutte le rose fioriranno... Postorino Rosella: Mi limitavo ad amare te (Romanzo) - Feltrinelli 2023, p. 351 (vol. 4, pag. 579). Si esiste interi solo prima di nascere. Ma quello strappo � la vita. Omar ha dieci anni e passa le giornate alla finestra sperando che sua madre torni: da troppi giorni non viene, e lui non sa pi� nemmeno se � viva. Suo fratello gli strofina il naso sulla guancia per fargli il solletico, ma non riesce a consolarlo. Senza la madre il mondo svapora. Solo Nada lo calma, tenendolo per mano: soltanto lei, con i suoi occhi celesti, � per Omar un desiderio. Ha undici anni, sulla fronte una vena che pulsa se qualcuno la fa arrabbiare, e un fratello, Ivo, grande abbastanza da essere arruolato. Nada e Omar sono bambini nella primavera del 1992, a Sarajevo. Per allontanarli dalla guerra, una mattina di luglio un pullman li porta via contro la loro volont�. Se la madre di Omar � ancora viva, come far� a ritrovarlo? E se Ivo morisse combattendo? In viaggio per l'Italia, lungo strade ridotte in macerie, Nada conosce Danilo, che ha mani calde e una famiglia, al contrario di lei, e che un giorno le fa una promessa. Nessuna infanzia � spensierata, ciascuno di noi porta con s� le sue ferite, ma anche quando ogni certezza sembra venire meno, possiamo trovare un punto fermo attorno al quale far girare tutto il resto. Mi limitavo ad amare te entra nelle fibre del lettore colpendo quel punto come una freccia. Ispirato a una storia vera, � un romanzo di ampio respiro, di formazione, di guerra e d'amore, che si colloca a pieno titolo nella tradizione del grande romanzo europeo. Con la sua scrittura precisa e toccante, Rosella Postorino torna a indagare le nostre questioni private, quelle che finiscono per occupare il centro dei pensieri e delle azioni degli esseri umani anche nel mezzo dei rivolgimenti storici pi� scioccanti. Cos�, mentre infuria il conflitto che per primo in Europa ha spezzato una lunga pace, ecco che ci interroghiamo sull'�inconveniente di essere nati�. Come si diventa grandi quando da piccoli si � stati amati malamente? E chi pu� mai dire di essere stato amato come e quanto avrebbe voluto? Nada, Omar e Danilo scoprono presto nel legame che li unisce, e che li spinge a giurarsi fedelt� eterna oppure a tradirsi, la pi� grande risorsa per una possibile salvezza. Rollins James: Il regno delle ossa (Romanzo) � Editrice Nord 2022, p. 500 (vol. 6, pag. 778). Stato Libero del Congo, 1984. Lo chiamano il Regno delle Ossa. Per la trib� che abita in quelle terre, � un luogo maledetto, in cui nessuno osa avventurarsi. Eppure � proprio da l� che arriva la moneta appesa al collo del loro sciamano, una moneta d'oro purissimo, che porta l'effige del leggendario Prete Gianni. Attratto da quell'infinita ricchezza ammantata da secoli di superstizioni, il capitano Deprez parte alla sua ricerca. Non far� mai ritorno. Repubblica Democratica del Congo, oggi. � una situazione inspiegabile quella che si trova ad affrontare un'�quipe di Medici Senza Frontiere, arrivata in soccorso di un villaggio devastato da un'inondazione: nel giro di pochi giorni, sempre pi� persone si accasciano a terra, inermi, in uno stato semi catatonico. Di contro, gli animali che popolano la giungla circostante sembrano essere pi� intelligenti e feroci del normale. Persino le piante sono insolitamente rigogliose... Come se fosse la Natura a ribellarsi, a voler riprendere il controllo. Washington, oggi. All'interno della Sigma Force, alcuni tra i pi� brillanti scienziati del mondo dispongono di risorse pressoch� illimitate. Eppure nemmeno loro sono stati in grado d'individuare la causa del male che dal Congo si sta espandendo nel resto dell'Africa, annichilendo gli esseri umani e rinvigorendo piante e animali. L'unica speranza potrebbero essere alcune testimonianze risalenti alla fine del XIX secolo, che alludono non solo a una malattia simile, ma anche a una cura. A Gray Pierce e ai suoi compagni non resta quindi che inoltrarsi nel cuore della giungla, seguendo le tracce di un segreto antico come la vita stessa, pi� prezioso di qualsiasi tesoro. E pi� devastante di qualsiasi arma mai concepita... Scurati Antonio: Guerra (Storia) - Giunti/Bompiani 2022, p. 383 (vol. 6, pag. 871). La guerra accompagna l'umanit� fin dalle sue origini. Il racconto che la civilt� occidentale ne ha fatto si � declinato essenzialmente in tre modi - la narrazione epica nel mondo antico, quella romanzesca nel mondo moderno e quella televisiva nel mondo contemporaneo. Per capire come la nostra cultura della guerra sia intimamente legata al racconto che ne facciamo, Antonio Scurati legge questi tre modi attraverso quello che chiama il �criterio della visibilit�: visibilit� come rivelazione, come possibilit� di comprendere la realt� di un mondo in guerra. Partendo dall'epica antica - che con l'ideale eroico dell'Iliade ha dato origine a una tradizione millenaria che pensa la battaglia come evento in grado di generare significati e valori collettivi -, attraversando la crisi di questo paradigma nella modernit� romanzesca e la sua dissoluzione nella convinzione tutta novecentesca che la guerra sia priva di un qualsiasi senso, arriviamo alla tragica attualit� del conflitto raccontato dalla televisione: quando le immagini della guerra sono entrate per la prima volta in diretta nelle nostre case - era il 17 gennaio 1991, data d'inizio della Prima guerra del Golfo - ci siamo illusi che al massimo della spettacolarizzazione potesse corrispondere il massimo della visibilit�, e invece ci siamo trovati di fronte a un'apocalisse svuotata di qualsiasi rivelazione. Un'altra data spartiacque � arrivata dieci anni dopo: dall'11 settembre 2001 la guerra, prima demistificata, � stata investita di nuovo di un significato salvifico, come forma di violenza positiva che si contrappone alla nuova forma di violenza illimitata che � il terrorismo. E non potendo affrontare il terrorismo sul suo terreno, poich� questo non ha territorialit� alcuna, la guerra ha abbandonato il reale per assicurarsi il controllo dei cieli dell'immaginario. L'invasione russa dell'Ucraina del febbraio 2022 sembrerebbe a prima vista smentire lo sviluppo di questo paradigma. Putin e la sua guerra, per�, non sono l'Occidente: ne sono il nemico. Ma come sta rispondendo l'Occidente a questa offensiva orientale? Forse proprio riattingendo a quegli archetipi millenari che credevamo ormai seppelliti dal pacifismo novecentesco.