Gennaio 2025 n. 1 Anno X Parliamo di... Periodico mensile di approfondimento culturale Direzione redazione amministrazione e stampa Biblioteca Italiana per i Ciechi �Regina Margherita� Onlus via G. Ferrari, 5/a 20900 Monza Casella postale 285 tel. 039/28.32.71 fax 039/83.32.64 e-mail: bic@bibciechi.it web: www.bibliotecaciechi.it Registraz. n. 19 del 14-10-2015 Dir. resp. Pietro Piscitelli Comitato di redazione: Pietro Piscitelli Massimiliano Cattani Luigia Ricciardone Copia in omaggio Rivista realizzata anche grazie al contributo annuale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Cultura. Indice Marconi, il ragazzo che voleva diventare inventore Streghe. Chi conosce davvero la storia di Salem? Gli hamburger si sono appiattiti Marconi, il ragazzo che voleva diventare inventore - Di lui � stato scritto �che ha messo il mondo in rete�. La sua febbrile passione adolescenziale per l�elettricit� � infatti sfociata in un lavoro pioneristico che � alla base anche delle attuali tecnologie di comunicazione. - Guglielmo Marconi (Bologna, 1874 - Roma, 1937) fu un geniale inventore, il pi� grande inventore che l'Italia unita abbia avuto. Oltre che un ottimo imprenditore, fu anche uno scienziato di talento e un vero manager della scienza. Nasce il 25 aprile a Palazzo Marescalchi, la casa dei genitori Giuseppe Marconi, agiato proprietario terriero, e Annie Jameson, una giovane di origine irlandese, proveniente da una facoltosa famiglia di distillatori di whiskey, che era stata allieva del conservatorio di Bologna. Fu battezzato nella vicina cattedrale di San Pietro. Presto la famiglia Marconi si stabil� a Villa Griffone, una bella residenza settecentesca di campagna alle porte di Bologna, sulle colline di Pontecchio, oggi sede della Fondazione e del Museo Marconi. Guglielmo visse l� soprattutto nei periodi estivi, spesso soggiornando con la madre e il fratello Alfonso a Bedford in Inghilterra dove comp� i suoi primi studi scolastici. Successivamente, a partire dal 1882, trascorse molta parte dell'anno a Firenze e poi a Livorno. A Firenze frequent� brevemente una scuola privata. A Livorno, dal 1885 al 1889, frequent� un istituto tecnico dove nacque il suo interesse per la fisica, la chimica e qualunque cosa avesse a che fare con l'elettricit�. Durante le estati a Villa Griffone, un giovane ingegnere dell'Universit� di Bologna fu reclutato per impartirgli lezioni �sui principi della fisica che non venivano insegnati nella scuola�, come scrisse lo stesso Guglielmo riferendosi alla scuola che frequentava durante l'inverno. A Livorno, nel 1891, di fronte alla chiara predisposizione del giovane per le scienze, la madre gli organizz� lezioni private da parte di Vincenzo Rosa, un insegnante di fisica delle scuole medie superiori che aveva un laboratorio ben attrezzato presso il locale Liceo Niccolini. Fu a Livorno che il giovane Marconi adolescente svilupp� un interesse quasi ossessivo per gli esperimenti di elettricit�. Sin dai diciotto anni decise di diventare un inventore, di volere �inventare qualcosa che avrebbe cambiato il mondo�. L'esordio di Marconi in Italia Rientrato stabilmente a Villa Griffone nel 1893, dove gli era stato allestito dai genitori una sorta di laboratorio artigianale, Marconi venne a conoscenza, attraverso riviste scientifiche italiane, francesi e inglesi, dei lavori del tedesco Heinrich Hertz, del francese �douard Branly, dell'inglese Oliver Lodge e dell'italiano, anzi bolognese, Augusto Righi (che conobbe personalmente), illustri fisici sperimentali, autori dei primi esperimenti sull'esistenza delle onde elettromagnetiche e sulla loro trasmissione, ossia sulla trasmissione di segnali elettrici a distanza ravvicinata, in laboratorio, per� senza cavi. Le onde elettromagnetiche divennero la sua passione. Notare che Marconi fu un autodidatta, non consegu� nessun titolo di studio e non fu studente di fisica all'Universit� di Bologna. Queste onde elettromagnetiche, previste da James Clerk Maxwell nel 1870, erano state prodotte e rivelate per la prima volta in laboratorio da Heinrich Hertz nel 1887, il quale riusc� a dimostrare che analogamente alla luce queste venivano riflesse e rifratte. Hertz fece vedere che occorrevano due congegni, uno, chiamato in seguito oscillatore, destinato a produrre onde elettromagnetiche �come la fiamma di una candela produce le onde luminose�, e un altro congegno, il rivelatore, che segnalava il passaggio/arrivo dell'onda elettromagnetica, come �l'occhio avverte l'onda luminosa�. Sulla scia di Hertz, in Italia uno dei primi e pi� importanti studiosi delle onde elettromagnetiche fu Augusto Righi, il quale a Bologna, presso l'Istituto di Fisica dove era professore, si pose l'obiettivo di mostrare che l'analogia tra onde elettromagnetiche e onde luminose era completa. Righi cap� subito che le onde prodotte dall'oscillatore di Hertz con lunghezza d'onda compresa tra 30 e 100 centimetri, dette onde hertziane (e solo successivamente onde radio), non erano adatte allo scopo perch� avrebbero richiesto per sperimentare apparati di cos� grandi dimensioni da non essere realizzabili. Perci� si impegn� a costruire oscillatori che producessero onde di minore lunghezza d'onda, compresa tra 2 e 20 centimetri, dunque onde di maggiore frequenza, e risonatori che ricevessero tali onde con grande sensibilit�. Questa fu l'idea vincente di Righi, che gli consent� di dimostrare in modo sistematico e completo, utilizzando apparecchi di dimensioni non molto pi� grandi di quelli che si usavano nello studio dell'ottica, che le onde elettromagnetiche avevano le stesse propriet� delle onde luminose. Righi permise al giovane Marconi, di cui riconobbe e incoraggi� il talento, di seguire alcune delle sue lezioni all'universit� e di accedere al suo laboratorio. Marconi fu certamente a contatto con Righi negli anni cruciali della sua formazione anche se l'influenza di Righi su Marconi � controversa. Lo stesso Righi dichiarer� (nel 1897 su il Resto del Carlino) che �Marconi non � stato mio studente, e me ne rammarico, e non � nemmeno stato studente universitario�. Tuttavia, � naturale supporre che Marconi sia rimasto fortemente impressionato dagli esperimenti di Righi cui aveva avuto modo di assistere, in cui le onde elettromagnetiche venivano fatte viaggiare nello spazio da un capo all'altro del laboratorio, o anche lungo il corridoio dell'Istituto, su decine di metri di distanza. Notare che le onde di Righi, pi� corte di quelle di Hertz, non avrebbero potuto in alcun modo prestarsi a realizzare la futura telegrafia senza fili. E che comunque gli stessi Hertz e Righi trascurarono o non intravidero la possibilit� d'impiegare le loro onde fuori del laboratorio, quale mezzo di comunicazione a distanza. Fu quindi Marconi, grazie alla sua innata curiosit�, al suo intuito fisico e grazie anche alla sua audacia di giovane inventore autodidatta, ad abbracciare la fantastica e azzardata idea di utilizzare onde elettromagnetiche per trasmissioni senza cavi di segnali elettrici, in particolare di segnali Morse, su grandi distanze. Quando Marconi concep� questa nuova idea di telegrafia senza fili, oper� come tutti gli inventori, vale a dire prese come punto di partenza i congegni gi� esistenti di cui era a conoscenza, cercando di perfezionarli e adattarli sempre pi� al suo obiettivo. All'oscillatore di Righi, pensato per onde di brevi lunghezze d'onda, venne aggiunto da un lato un conduttore interrato nel suolo (terra) e dall'altro un conduttore isolato, ossia un'antenna metallica, alta il pi� possibile rispetto al suolo. Con questo geniale sistema antenna-terra, che aumentava la capacit� elettrica del dispositivo, Marconi riusc� a trasformarlo in un trasmettitore di onde lunghe, cio� di onde radio, con lunghezze d'onda di decine o centinaia di metri. Analogamente, una seconda antenna venne collegata a un ricevitore di tipo Branly per consentirgli di raccogliere le onde radio trasmesse da lontano. Quest'apparato, in fondo di grande semplicit�, costitu� il primo �impianto Marconi�, con cui Marconi ottenne il suo primo successo nel 1895, a Villa Griffone, riuscendo quasi miracolosamente a mandare un segnale Morse su una distanza di circa due chilometri tra il trasmettitore e il ricevitore, malgrado la presenza di una collina che fu superata grazie al fenomeno della diffrazione delle onde radio, la famosa collina dei Celestini. Va detto subito, anche se non avremo modo di dilungarci su questa questione, che tra il 1887, anno della fondamentale scoperta di Hertz, e il 1896, anno in cui Marconi ottenne il suo primo brevetto (come vedremo in seguito), vi fu una vertiginosa serie di sviluppi sperimentali in Italia, in Francia, in Inghilterra, in Russia, negli Stati Uniti e persino in India. Marconi ebbe molti precursori e successivamente molti rivali non appena si impose all'attenzione del pubblico. Oltre a Branly (per il suo �coesore�, come ricevitore) e a Righi (per il suo �oscillatore a scintilla�, come trasmettitore), vi furono anche l'italiano Temistocle Calzecchi Onesti e l'inglese Oliver Lodge (entrambi per i loro rispettivi �coesori�), il russo Alexander Popov (per l'aggiunta di un'antenna al �coesore�), e poi Nikola Tesla negli Stati Uniti (per un suo costoso trasmettitore, e non solo). Non li abbiamo di certo citati tutti. Ma a Marconi, secondo lo stesso Righi, and� �il merito di aver preso un'audace iniziativa laddove da altri non erano state fatte che delle timide proposte e di aver trasportato nel campo pratico ci� che altri avevano soltanto intravveduto e realizzato in scala minore, giungendo cos� a quel nuovo sistema di comunicazione che a ragione pu� chiamarsi il sistema Marconi�. Il successo in Inghilterra Elettrizzato dal successo dei suoi risultati e dall'impatto commerciale che ne poteva conseguire, nel 1896 Marconi si rec� con la madre in Inghilterra, dove probabilmente ritenne vi fossero prospettive pi� promettenti che in Italia. In Inghilterra riusc� immediatamente a catturare l'interesse di William Preece, direttore generale delle Poste inglesi, e a ottenere, il 2 giugno 1896, il suo primo brevetto del nuovo sistema di telegrafia senza fili. Gi� nel 1897 Marconi realizz� un nuovo dispositivo con il quale estese la portata di trasmissione dei segnali radio fino a 14 chilometri, aumentandola quindi di circa dieci volte rispetto a quella ottenuta per la prima volta in Italia. Sempre nel 1897 fond� la Wireless Telegraph & Signal Company che, grazie alle sue doti di imprenditore, avr� un notevole successo e gli permetter� di sviluppare al meglio la sua invenzione, nonch� il suo nuovo sistema telegrafico i cui progressi furono rapidissimi. Nel 1898 mise infatti a punto il sistema �sintonico� che consentiva di trasmettere e ricevere le onde radio sulla stessa frequenza, risolvendo cos� il problema dell'interferenza tra pi� stazioni emittenti. Il 27 marzo 1899 realizz� la prima trasmissione radiotelegrafica internazionale attraverso la Manica, utilizzando due stazioni, distanti circa 60 chilometri, una impiantata a South Foreland, vicino a Dover, in Inghilterra e l'altra a Wimereux, nel nord della Francia. L'anno successivo, nel 1900, fu in grado di effettuare un collegamento su una distanza addirittura di 300 chilometri tra la Cornovaglia, estremit� sud-occidentale dell'Inghilterra, e l'isola di Wight, nella Manica a sud di Southampton. La sua compagnia fu rinominata Marconi's Wireless Telegraph Company e a essa venne affiancata la Marconi International Marine Communication Company. Insomma, si stava assistendo alla nascita di un nuovo impero, quello di Marconi sulla telegrafia senza fili, in cui veniva abbandonata l'idea degli apparecchi dimostrativi, per seguire quella della costruzione di apparecchi industriali, con chiare applicazioni pratiche e commerciali. Comunque, il grande successo che port� fama internazionale a Marconi fu la trasmissione transatlantica (tra Europa e Canada) del 12 dicembre 1901, con cui riusc�, usando onde radio di alcuni chilometri di lunghezza d'onda, a spedire dalla stazione di Poldhu in Cornovaglia un segnale che raggiunse Saint John's, nell'isola canadese di Terranova, attraverso l'oceano Atlantico, a 3600 chilometri di distanza. L'antenna trasmittente, secondo lo schema di Marconi, aveva una disposizione a ventaglio di fili sostenuti da un cavo isolante tra pali alti 48 metri e distanti 60 metri. Questa trasmissione era ritenuta semplicemente impossibile dai fisici dell'epoca. I risultati furono quindi stupefacenti, se si pensa che la teoria di Maxwell prevedeva che le onde elettromagnetiche potessero viaggiare solo in linea retta. Come era possibile spiegare i risultati di Marconi che mostravano invece che le onde elettromagnetiche seguivano la curvatura terrestre? Marconi ipotizz� che la Terra si comportasse come un ottimo conduttore, che in corrispondenza della curvatura della Terra le onde elettromagnetiche si appoggiassero al terreno e che la Terra costituisse una sorta di guida, capace di far propagare le onde anche a grandissima distanza e anche di fronte a eventuali ostacoli. Nulla di pi� sbagliato. Per fortuna di Marconi - la fortuna aiuta gli audaci - gli strati ionizzati dell'alta atmosfera avrebbero di fatto consentito la riflessione dei segnali elettromagnetici e, dunque, il superamento della curvatura terrestre. Gi� nel 1902, Arthur Kennelly e Oliver Heaviside, ipotizzarono l'esistenza nella parte alta dell'atmosfera di uno strato elettricamente conduttivo detto ionosfera, capace di riflettere le onde elettromagnetiche. � interessante notare che la propagazione delle onde, tra la superficie conduttrice della Terra e la ionosfera, si svolge esattamente come intuito da Marconi, ma per una ragione completamente diversa. Enrico Fermi, commemorando Marconi nel 1937, in una riunione della Societ� Italiana per il Progresso delle Scienze, disse di lui che il suo esperimento �dava non soltanto la definitiva dimostrazione delle grandiose possibilit� che la sua scoperta offriva per risolvere i problemi delle comunicazioni transoceaniche, ma veniva anche ad aprire un nuovo e affascinante campo di indagini sulle propriet� elettriche dell'alta atmosfera�. Altri risultati eclatanti Successivi esperimenti furono fatti da Marconi a bordo dell'incrociatore corazzato Carlo Alberto della Regia Marina Italiana, messo a disposizione di Marconi in occasione della visita del re Vittorio Emanuele III presso lo Zar di Russia a San Pietroburgo. Al comando dell'ammiraglio Carlo Mirabello, nel luglio 1902, durante tutto il tragitto dall'Inghilterra all'isola di Kronstadt, base navale di San Pietroburgo, il Carlo Alberto, equipaggiato con le apparecchiature di Marconi, rimase in costante contatto radiotelegrafico con la stazione di Poldhu, come pure nel viaggio di ritorno da Kronstadt a La Spezia. Sempre nel 1902 Marconi inaugur� il servizio radiotelegrafico regolare Europa-America. Come osservava Piero Blaserna, di cui parleremo ancora in seguito, �ci� che sorprende dei grandi successi ottenuti da Marconi, � la brevit� del tempo impiegato e la sicurezza dei suoi procedimenti�. Effettuando prove su prove, con incredibile tenacia, Marconi riusc� infatti a raggiungere risultati sempre pi� eclatanti. I benefici dell'invenzione di Marconi si fecero presto sentire e apprezzare da tutti. Il 23 gennaio 1909, l'invio di un SOS con la radio di bordo permise il primo salvataggio marittimo dei naufraghi delle navi Florida e Republic, scontratesi nell'Atlantico al largo dell'isola americana di Nantucket. Il 14 aprile 1912, l'utilizzo della radio consent� il salvataggio di una parte dei passeggeri del Titanic, grazie ai �marconisti� del transatlantico, che continuarono a trasmettere mentre la nave affondava. Tra le due guerre mondiali, Marconi acquist� dall'Inghilterra nel 1921 una imbarcazione che attrezz� a nave laboratorio, chiamata Elettra, nome poi dato alla figlia avuta in seconde nozze e con la quale gir� mezzo mondo. Molto importanti furono gli esperimenti effettuati in Liguria, nel golfo del Tigullio. In questo periodo si occup� in particolare della nascente radiofonia e si dedic� al perfezionamento e allo sviluppo della radiotelegrafia. Fondamentali furono anche l'ideazione del primo radiofaro marittimo (1920) e le sue esperienze sulle onde corte e cortissime �a fascio�, iniziate gi� nel 1916 e condotte fino alla morte. Il premio Nobel: 10 dicembre 1909 Nel primo decennio del 1900 Marconi diventa un mito a livello nazionale e internazionale, soprattutto dopo che i suoi radiomessaggi avranno permesso salvataggi in mare. � un vero outsider della scienza, della comunicazione e dell'imprenditoria. Gi� nel 1903 � all'apice della sua fama. La citt� di Bologna gli conferisce la Medaglia d'oro. Nel 1901 Marconi fu nominato per la prima volta come candidato al Nobel per la fisica da Pietro Blaserna, fondatore dell'istituto Fisico di via Panisperna, quello dove negli anni Trenta oper� Fermi con il suo gruppo e dove nel 1897 nacque la Societ� Italiana di Fisica. Ma nel 1901 il premio fu dato a Wilhelm Roentgen per la scoperta dei raggi X. Marconi fu proposto ancora, anche da altri eminenti fisici, nel 1902 e nel 1903, anno in cui il premio and� ai coniugi Pierre e Marie (Maria Sklodowska) Curie e a Henri Becquerel, per la scoperta della radioattivit�. Marconi fu proposto ancora nel 1908 per il Nobel che finalmente vinse nel 1909. Innanzitutto, va detto che fu la prima volta in cui il premio venne dato per un'invenzione tecnologica. Il comitato Nobel aveva pensato addirittura di premiare l'invenzione dell'aereo per poi scegliere invece la telegrafia senza fili. Venne dato ex aequo a Guglielmo Marconi e a Karl Ferdinand Braun, scienziato tedesco anche lui suo rivale e di 30 anni pi� anziano, con il quale Marconi non aveva mai collaborato. La motivazione recitava: �In riconoscimento dei loro contributi alla telegrafia senza fili�. A Braun veniva riconosciuta l'invenzione di un circuito ad antenna senza scintille, che collegava induttivamente la potenza del trasmettitore al circuito ad antenna in modo da aumentarne notevolmente la portata di trasmissione. Braun, che fu uno dei fondatori della Telefunken, riconobbe lui stesso il ruolo pioneristico di Marconi. Entrambi i vincitori erano autori di fortunati brevetti - anche questa una circostanza inedita per il premio. Vi fu di certo un po' di geopolitica nella scelta del comitato Nobel. Va inoltre detto che il comitato considerava Marconi inglese, poich� aveva svolto la sua carriera prevalentemente in Inghilterra (cos� come considerava Marie Curie francese malgrado la sua origine polacca). Ma Marconi dichiar� immediatamente a un giornalista che lo intervistava: �Sono fiero di avere vinto il premio, non per me, ma per l'Italia�. A Marconi si deve tra l'altro il primato dell'essere stato il capostipite dei Nobel italiani per la fisica. Patriota, senatore, promotore della scienza � del tutto impossibile riassumere in poche righe la vita dalle mille sfaccettature di un personaggio eclettico come Marconi, che tra l'altro non visse solo in Italia e in Inghilterra ma anche in giro per il mondo. N� � nostro intento parlare della figura politica di Marconi nell'Italia fascista dei suoi tempi. Tuttavia, ci piace evidenziare qui alcuni tratti della sua vita, per noi particolarmente significativi. All'entrata in guerra dell'Italia, il 24 maggio 1915, Marconi il 19 giugno del 1915 si arruol� come volontario nel Regio Esercito Italiano, nel corpo del Genio Militare, con il grado iniziale di tenente di complemento. Il 27 luglio veniva gi� promosso capitano per meriti di guerra. Dopo essere passato su sua richiesta nella Regia Marina (31 agosto 1916), oper� come capitano di corvetta di complemento presso lo stato maggiore. Si congeder� alla fine del 1919. Nel 1920 sar� promosso capitano di fregata, poi capitano di vascello. Il suo coinvolgimento nella guerra � degno di nota. Tra le varie attivit� svolte, cerc� di applicare la radiotelegrafia anche nell'aviazione militare, svilupp� per fini strategici un nuovo sistema di radiotelegrafia, quello a �fascio ad onde corte�, e svolse varie mansioni tecnico-militari sia per l'esercito inglese sia per quello francese in qualit� di tecnico dell'Istituto Radiotelegrafico della Regia Marina. Non va infine dimenticato che nel 1922, in una storica lezione all'Institute of Electrical and Electronics Engineers, l�IEEE di New York, preconizz� l'invenzione del radar. Prima della morte, il 18 luglio 1936, sar� promosso contrammiraglio della riserva per meriti eccezionali. Ma facciamo un passo indietro. A compimento dei quarant'anni di et�, limite inferiore ammesso, Marconi il 14 dicembre 1914 venne nominato senatore, per la categoria 20, cio� per �coloro che con servizi o meriti eminenti avranno illustrata la Patria�. Infatti, a partire dalla fondazione del Regno di Sardegna (1848), fino all'entrata in vigore della nuova Costituzione della Repubblica Italiana (1o gennaio 1948), i senatori venivano nominati in base alla loro appartenenza a una delle 21 categorie previste dallo Statuto Albertino e rimanevano in carica per tutta la vita. Marconi, quindi, rimase in carica per oltre 23 anni, fino al 1937. Nonostante il suo grande impegno sul versante tecnico-scientifico, la sua partecipazione alla vita politica del Senato fu assidua e notevole. Non a caso a Marconi, alla sua morte, fu dedicata una sala del Senato, la Sala Marconi, in cui � esposto un suo busto, scolpito da Domenico Ponzi (1938). Oltre al premio Nobel del 1909 e alla nomina per merito a senatore del Regno d'Italia nel 1914, Marconi raccolse innumerevoli onorificenze e riconoscimenti. Nel 1927 viene nominato presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e nel 1930 presidente della Reale Accademia d'Italia. Va detto inoltre che a lui che non possedeva alcun titolo di studio verranno via via conferite pi� di quindici lauree ad honorem, in particolare a Bologna, a Roma, a Pisa, a Oxford, a Cambridge etc. In Italia diventa un grande promotore della scienza e della tecnologia e organizzatore della ricerca. A tale proposito, un esempio per tutti da ricordare � il celeberrimo e grandioso primo convegno internazionale al mondo di fisica nucleare, organizzato a Roma all'Istituto Fisico di via Panisperna nel 1931 dalla Fondazione Volta, annessa alla Reale Accademia d'Italia, e finanziato dalla Societ� generale italiana Edison di elettricit�. Vennero invitati circa 40 scienziati italiani e stranieri. Presidente onorario fu appunto Guglielmo Marconi, presidente effettivo fu Orso Mario Corbino (direttore dell'Istituto, gi� ministro negli anni Venti della Pubblica istruzione, poi dell'Economia nazionale), mentre segretario scientifico fu Enrico Fermi. Tra l'altro, va ricordato, che nel corso degli anni Trenta Marconi e Corbino furono entrambi i �santi protettori� di Fermi, secondo la simpatica definizione dello stesso Fermi. Quel convegno a Roma del 1931, che si dovette soprattutto all'influenza di Marconi e che permise di radunare il gotha della fisica mondiale (basti pensare che vi parteciparono 7 premi Nobel e 7 futuri premi Nobel), segn� per l'Italia la transizione alla nuova ricerca di punta, il decollo di un miracolo scientifico italiano di cui oggi ancora raccogliamo i frutti. L'eredit� di Marconi Non c'� dubbio che Guglielmo Marconi ci ha lasciato un'immensa eredit� scientifica e tecnologica, un'eredit� che ha eclissato la sua stessa visione. A lui si deve l'evoluzione del concetto di comunicazione wireless puntopunto a grande distanza ed esiste un legame diretto tra il suo lavoro pionieristico e l'ambiente tecnologico di oggi. Marconi ha impresso un'impronta indelebile nel nostro modo di vivere. Marconi � infatti �l'uomo che ha messo il mondo in rete�, come scrive di lui Marc Raboy, uno dei suoi principali biografi, ed � per questo che, a 150 anni dalla nascita del nostro grande scienziato e inventore, � nostro dovere onorarlo e celebrarlo. Streghe. Chi conosce davvero la storia di Salem? (di Lara Uguccioni, Lavaligiagialla.it) - La storia di una citt� che ha vissuto tra paura e peccato. - Sulla costa settentrionale del Massachusetts negli Stati Uniti d�America, a 25 km dalla citt� di Boston, si trova il villaggio di Salem, conosciuto da molti come �la citt� delle streghe�. Ad oggi � una cittadina tranquilla, perfino un po� sorniona, dove la vita scorre lenta come in ogni citt� di provincia. Un viale largo e antico quanto Salem, si affaccia sulla zona del porto dov�� ancorata una nave dagli altissimi alberi sulle cui sommit� svettano pesanti pennoni, retaggio di un passato lontano. Volgendo lo sguardo verso la Derby Street, le ville del 16� e 17� secolo, patrimonio architettonico inestimabile, siedono sui giardini recintati a ridosso della strada. Proprio come gioielli, le antiche dimore sono incastonate tra le pi� recenti casette in legno in tipico stile americano, affacciate sul mare, con incantevoli praticelli baciati dal sole anche a settembre inoltrato. Questa incantevole cittadina non � sempre stata cos�: nel 17� secolo fu purtroppo teatro di atrocit� gratuite ed inimmaginabili. Il ricordo del suo passato oscuro � ancora vivo nella memoria di molti popoli, rendendo Salem una meta turistica ricercata. Tutti sono a conoscenza che gli americani sanno ben utilizzare le storie, vere o presunte, per fare un�ottima strategia di marketing. L�hanno sempre fatto, basti pensare alle tante location dei film hollywoodiani ora meta di curiosi e cinefili. O a luoghi apparentemente insignificanti come Las Vegas, dove un tempo nulla cresceva se non i cactus, ora meta turistica irrinunciabile. Luoghi a cui, i nostri cari cugini americani, hanno dato una possibilit� di successo. Questo � accaduto anche a Salem: � stato sfruttato l�interesse della massa verso un fatto che non fa onore e che molte altre nazioni avrebbero insabbiato ben volentieri. � qui infatti che accadde uno dei processi per stregoneria pi� noti ed efferati al mondo. Negozi di stregoneria, feste a tema �Halloween�, oggetti magici si possono trovare ovunque in citt�, ora l�allegria regna in ogni strada dove il soprannaturale viene accolto e celebrato. Ai nostri giorni la cittadina non � pi� imprigionata in quell�oscuro periodo storico, ma anzi lo racconta ricordando ogni dettaglio, quasi con fierezza. Se si guarda pi� a fondo per�, elaborando la vera storia di Salem, � facile smettere di sorridere mentre un brivido corre lungo la schiena. Due facce, quella oscura e quella lucente, coesistono da cos� tanto tempo a Salem, che riescono incredibilmente a convivere in armonia facendo, di questa cittadina, un luogo di interesse mondiale. Andiamo quindi a conoscere la vera storia di questo luogo, quella che ha fatto di Salem la �citt� delle streghe�. Incominciamo il nostro viaggio partendo dall�inizio, da quando Salem fu fondata. Era il 1626 e una compagnia di pescatori arriv� da Cape Ann per stabilirsi nell�area dove ora sorge la cittadina. I coloni erano guidati da Roger Conant, sbarcato a Plymouth successivamente all�arrivo dei Padri Pellegrini sulla Mayflower. A lui � addirittura dedicata una statua in una delle piazze pi� importanti di Salem: � infatti il padre fondatore della citt�, colui che divenne il primo Governatore del Massachusetts. Egli port� il piccolo agglomerato urbano ad una fiorente economia. Nella met� del 1600 infatti, il villaggio di Salem era un vigoroso centro di scambi commerciali, anche grazie al suo prospero porto. In via di espansione verso l�interno del paese, Salem mostrava una perfetta coesione tra potere religioso e potere mercantile. Presto per� le cose cambiarono. � bene capire infatti in che contesto storico ci troviamo per comprendere i fatti che si susseguirono, accadimenti che hanno veramente dell�incredibile. Era il 1680, per i coloni dell�epoca, Salem era l�ultimo avamposto civilizzato prima della natura selvaggia e dei territori degli indiani. �Gli abitanti della colonia inglese si sentivano quindi sperduti e vulnerabili, in un contesto di precariet�, dove la Guerra di re Filippo, caratterizzata da continui scontri tra i coloni e le trib� di nativi, aveva fatto vacillare i principi e la rigorosit� puritana. Sentendosi abbandonati dalla benevolenza di Dio, gli abitanti di Salem furono portati a vedere Satana in ogni dove, soprattutto nei pi� deboli e indifesi, come se fossero un perfetto capro espiatorio per lo sfogo della tensione accumulatasi nell�aria�. Cos� leggiamo in un articolo esplicativo di Sapere.it. In quegli anni era infatti da poco terminato un lungo scontro armato chiamato Guerra di Re Filippo, che aveva visto opposti i coloni inglesi contro alcune trib� native. Il conflitto coinvolse anche il Massachusetts che, nonostante la vittoria inglese, rimase esposto alle scorrerie degli indiani per molto tempo, anche all�epoca dei processi. Come se non bastasse, la colonia di Salem rimase senza governatore per quasi 10 anni, a partire dal 1684. Fu cos� che la comunit� inizi� a governarsi da sola ascoltando, come fosse oro colato, le parole dei personaggi pi� influenti. Ma chi erano costoro? Ovviamente puritani, come del resto tutta la comunit�. Sostenevano quindi la purificazione della Chiesa d�Inghilterra da tutte le forme, gli usi e i costumi non previsti dalle Sacre Scritture. Il cristiano puritano doveva condurre una vita umile e obbediente, poich� doveva concentrarsi nella lotta contro il peccato insito in se stesso. Se mettiamo insieme rigidit� morale, vulnerabilit�, paura del nemico e invasioni di cavallette a devastare i campi, possiamo capire lo stato d�animo in cui viveva questo popolo cos� lontano dalla propria terra natia. Tutti questi avvenimenti ed emozioni, contribuirono a diffondere un clima di panico e superstizione tra una comunit� gi� di per s� chiusa mentalmente, dalla morale rigida ed intransigente. Secondo i puritani la Chiesa doveva essere svincolata dal potere politico, in quanto Cristo era e doveva essere l�unico vero capo della comunit�. Per questo motivo l�autorit� veniva racchiusa nelle mani di pochi �anziani� eletti direttamente dai fedeli, ministri del culto che decidevano della vita e della morte di un�intera comunit�. L�intento era dare la colpa delle disgrazie a un essere soprannaturale, ma eliminabile fisicamente come una strega. Questo avrebbe riavvicinato i fedeli alla Chiesa e allontanato la paura grazie all�azione e al sangue versato. La tranquillit� di questa piccola comunit� di coloni era gi� stata minata profondamente e la confusione, mista alla discordia, sfoci� a breve in una psicosi religiosa da cui fu impossibile tornare indietro. Nell�inverno 1692, Elizabeth Parris, detta �Betty� e Abigail Williams, rispettivamente figlia e nipote del parroco di Salem, iniziarono ad avere degli strani malesseri. Le ragazzine erano solite riunirsi nella cucina del parroco Parris, dove ogni giorno, lavorava la schiava di casa, Tituba Indian. Questa era di origine caraibica, come il marito John, anch�egli al servizio della famiglia Parris, e praticava l�obeah, magia rituale diffusa nelle Indie Occidentali. Tituba incoraggiava le ragazzine che si divertivano ad indovinare il loro futuro marito con un oggetto simile ad una sfera magica, ma non erano tempi in cui si poteva giocare a �fare le streghe�. Questo artificio le suggestion� a tal punto, che una di loro disse di aver visto, al suo interno, uno spettro. Le ragazze iniziarono a comportarsi in modo inusuale, a strisciare per terra, ad abbaiare e nessuno dei medici interpellati riusc� a darne una spiegazione. Altre quattro ragazzine del villaggio, amiche di Betty ed Abigail, iniziarono ad avere strani atteggiamenti influenzandosi a vicenda. Finte convulsioni, manifestazioni violente, urla improvvise tanto che i genitori, preoccupati, si rivolsero al reverendo Samuel Parris, padre di Betty, colei che inizi� la catena di morte. Questo gioco innocente si trasform� presto in una caccia alle streghe tra le pi� terribili ed efferate che la storia americana ricordi. L�isteria collettiva era incominciata. L�8 febbraio del 1692 il medico del villaggio William Griggs, annunci� che l�unica spiegazione del comportamento delle giovani, poteva essere la possessione da parte del demonio. Questo comportava un reato, non essendo il malocchio una malattia, ma un crimine causato da una persona per danneggiarne un�altra. Era quindi di competenza delle autorit� giudiziarie. In un primo momento Parris decise di non rivolgersi a queste ultime, ma la voce si sparse e, l�idea che ci fosse una strega nel villaggio, caus� un�isteria di massa. La caccia alle streghe inizi� per volere della comunit�, impaurita e totalmente esaltata da un vero fanatismo religioso. Un susseguirsi di eventi sfortunati port� ad una serie di accuse di stregoneria e di processi che dal 2 giugno di quello stesso anno, catapultarono la cittadina di Salem, nel baratro dell�inquisizione. Nel 1692 infatti, a Salem scoppi� una delle pi� grandi cacce alle streghe della Storia. Per essere accusati bastava poco, anche solo tenere latte scaduto in casa o avere un aspetto trascurato. Avere un neo dall�aspetto particolare, una voglia o un terzo capezzolo erano ritenuti marchi del demonio e sufficienti a fare incriminare una persona. �Nel frattempo, le bugie, gli inganni e le ingiurie delle ragazze continuarono senza sosta. Una di esse, nel corso di una seduta del processo, arriv� ad indicare la finestra dicendo che riusciva a vedere le streghe che si raccoglievano in quello stesso istante per un sabba sul prato antistante la Casa delle Adunanze. Gli astanti erano terrorizzati, il clima di psicosi aumentava sempre pi��, si legge in un bell�articolo del 2015 di Giulia Battistotti su Amantidellastoria.it. Il potere pass� cos� dalle mani degli adulti a quello delle ragazzine, che con le loro accuse, fecero processare per stregoneria donne e uomini innocenti. Sfruttarono l�autorevolezza a loro data, forse per gioco oppure per nuocere consapevolmente, questo non possiamo saperlo. Si riesce solo lontanamente ad immaginare il terrore che aleggiava tra la gente del posto per la paura di essere accusati. Qualunque atteggiamento, parola o azione poteva portare, un qualsiasi individuo, ad essere additato come adoratore del diavolo. Quell�estate furono processate 144 persone, le condanne a morte per stregoneria eseguite furono 19, oltre ad un morto in prigione durante la tortura. Tituba Indians fu la prima denunciata dalle ragazze, una schiava caraibica, ma l�estrazione sociale delle vittime era varia. I processi coinvolsero persone agiate come George Burroughs, pastore e proprietario di terre in Inghilterra. Donne anziane e molto devote, care alla comunit� come Rebecca Nurse, da tutti considerata una santa donna. Le accuse si estesero oltre i confini di Salem, molte personalit� importanti del Massachusetts furono incriminate, anche se mai chiamate in giudizio. Tra queste �il consigliere del governatore Phips, due membri del governo provinciale e perfino Lady Phips, moglie del governatore�. Dei 144 accusati di stregoneria di Salem, 106 erano donne e 14 erano le donne tra i 19 condannati. Di recente, i primi episodi di stregoneria di Salem, e non quelli dovuti all�isteria successiva, sono stati analizzati con metodo scientifico. Alcuni ricercatori sono giunti alla conclusione che le ragazzine accusatrici, sarebbero potute essere persone che soffrivano di una malattia neurologica. �Corea di Huntington�, cos� si chiama questa forma degenerativa, che sarebbe stata diagnosticata solo molto pi� avanti, nel 1892. Si tratta di una malattia per la quale non � ancora stata trovata una cura, che provoca movimenti scomposti del corpo e uno stato di amnesia. 400 anni fa, l�ignoranza forse, port� a scambiare gli effetti di questo morbo per possessione demoniaca. Rimane il fatto inconfutabile che a pagare questa follia furono soprattutto le donne, quelle senza marito, quelle sole che rimanevano incinte fuori dal matrimonio. Quelle che azzardavano a fare previsioni del futuro come fece Tituba Indians, la schiava che per prima fu arrestata con l�accusa di stregoneria. Ma Tituba scont� anche il pregiudizio della pelle scura. Quelle povere, senzatetto e mendicanti, donne quindi che non potevano difendersi, erano bersagli facili dei cacciatori di streghe. Come Sarah Good, che chiedeva l�elemosina di casa in casa, fu accusata di stregoneria e in seguito condannata. Essere una bambina non voleva dire non essere strega: Dorothy Good, la figlia di Sarah, aveva 4 anni quando fu incarcerata per stregoneria. In seguito, dopo le torture confess� di esserlo e disse di aver visto la madre accordarsi con il diavolo. L�articolo della Battistotti recita: �Durante il processo contro le streghe a Salem, non furono effettuati i raccolti e i bovini furono abbandonati. I mulini restarono fermi, poich� i proprietari risultavano scomparsi. Il personale era stato arrestato, oppure i lavoratori frequentavano le udienze del processo per il puro piacere dello spettacolo.� La citt� fu lasciata decadere sempre pi�, per incuria, per furore, ma fu proprio con l�accusa della signora Phips che il delirio cess� bruscamente. Il Governatore dello Stato del Massachusetts ordin�, subito dopo le insinuazioni verso la moglie, la sospensione dei processi limitando i poteri della corte. Assolse 49 persone ancora detenute condannandone altre tre con pena sospesa. Da quel momento non ci furono pi� uccisioni, il delirio, cos� come era nato, cess� velocemente. I fatti di quell�estate segnarono la storia della comunit�, dando alla citt� per sempre, un alone di mistero. I discendenti degli inquisitori risiedono ancora qui e c�� chi crede che l�energia di quelle antiche esistenze possa, ancora oggi, aleggiare tra le vie della citt�. Puoi credere o no al soprannaturale, ma resta il fatto che Salem � considerata la cittadina pi� infestata d�America. Con le sue tradizioni centenarie, � nell�immaginario collettivo, l�unica e sola citt� delle streghe. Salem � la citt� natale dello scrittore Nathaniel Hawthorne, suoi sono �La lettera scarlatta� e �La casa dei sette abbaini�. Fu di ispirazione ad un giovane Stephen King per �Le notti di Salem� del 1975 e qui fu girato �Hocus Pocus� una commedia divertente della Disney del 1993. Salem � stata d�ispirazione per il cinema, la letteratura e non solo, perch� � una preziosa gemma di architetture coloniali perfettamente intatte tanto da essere designata quale National Historic Site of America. In lei vive l�antico ricordo di fatti oscuri e terribili, mescolati ad un�aura moderna di divertimento e magia che rende l�anima di questa cittadina duplice. La leggenda narra che a Salem, ogni notte di Halloween, streghe e stregoni uccisi pi� di 300 anni fa, tornino ad infestare i luoghi dove sono stati processati e condannati. � cos� che, la vigilia della festa di Ognissanti, diviene un importante avvenimento per tutti gli amanti del paranormale e non solo. Ogni luogo a Salem ha una storia. I musei sono impregnati di un alone di mistero e superstizione, nel cuore della cittadina una linea rossa corre tra i negozi di magia e gli antri delle fattucchiere. Nel centro della citt� c�� un cimitero antico tanto quanto la caccia alle streghe e se si gira l�angolo, la �casa nera� dimora del giudice Jonathan Corwin che presiedette il processo nel 1692, � l� che sembra guardarci. Poi quando cala la sera, l�oscurit� inghiotte ogni cosa e se tendi l�orecchio, puoi sentire l�oceano che racconta un passato triste e lontano. La sua voce, portata dal vento, � quella dei tanti uomini e donne che qui hanno lavorato e vissuto: marinai, prostitute, pirati, schiavi e capitani d�armi. Come si pu� non esserne ammaliati? � ora di andare a dormire al Salem Inn, una delle locande storiche della citt�, dove ancor prima di aprire i battenti nel lontano 1834, iniziarono a palesarsi eventi paranormali inspiegabili tra le sue mura. Dick e Diane, i proprietari, dicono che sono i Pabiches, semplici spettri guardiani della locanda, custodi di anime perdute. E allora addormentiamoci sereni, c�� chi a Salem vigila su di noi. Non � proprio ci� a cui siamo abituati, ma in fin dei conti non � la normalit� ad essere cos� notoriamente noiosa? Gli hamburger si sono appiattiti (Ilpost.it) - Gli �smash burger�, con la loro classica �crosticina�, da qualche anno hanno rimpiazzato quelli �gourmet� saturando il mercato. - C�� stato un periodo, una decina di anni fa, in cui le citt� italiane si riempirono nel giro di poco di hamburgerie, locali in cui si servono prevalentemente hamburger, spesso definiti �gourmet� e promossi con una certa insistenza sulla qualit� delle materie prime. Quegli hamburger erano ricchi di ingredienti, spesso insoliti e accostati con creativit�, e piuttosto alti: gli strati erano diversi e la carne stessa era spessa, cotta in modo da lasciare rosa la parte interna, tanto che mangiarli con le mani era spesso operazione di una certa difficolt�. Da un po� di tempo le cose sono cambiate. Specialmente nelle grandi citt�, i locali che propongono hamburger seguono un approccio totalmente diverso alla preparazione del panino e alla cottura della carne. Fanno perlopi� �smash burger�, panini molto pi� essenziali e compatti, a cui sono esplicitamente dedicati nuovi locali e nuove catene. In questi hamburger il patty (il medaglione di carne) � pressato con vigore sulla piastra rovente attraverso uno strumento apposito, in modo tale da appiattirlo e aumentare la superficie sulla quale avviene la cosiddetta �reazione di Maillard�, quella che crea una crosticina marrone e piacevole al gusto attraverso l�abbrustolimento, insieme a un profumo invitante. � una moda che � partita, prevedibilmente, dagli Stati Uniti. Secondo dati del Wall Street Journal, le ricerche relative agli smash burger sul sito di recensioni di ristoranti Yelp sono pi� che raddoppiate tra il 2019 e il 2023, e le ricerche su Google della parola smash burger sono aumentate di dieci volte dall�inizio del 2020. Anche i locali di lusso stanno realizzando delle loro versioni sfarzose degli smash burger, utilizzando carni molto costose come il manzo wagyu, e nell�ultimo anno chef stellati hanno aperto locali specializzati in questa preparazione. Gli smash burger stanno avendo un grande successo anche in Italia. Giacomo Ballarini, fondatore dell�hamburgeria Buns e autore del libro Burger perfetto, dice che quella degli smash burger � la �tendenza dominante� di questo segmento di ristorazione. �Ormai li preparano dappertutto, anche nei posti pi� piccoli e periferici. Hanno smesso di essere una novit� da tempo e, anzi, forse iniziano a stufare�. I cosiddetti �smash burger� cominciarono a diffondersi negli Stati Uniti tra gli anni Venti e Trenta dello scorso secolo. Secondo George Motz, storico dell�alimentazione statunitense e autore di diversi libri dedicati alla storia degli hamburger, lo smash burger �� l�hamburger che ha dato inizio a tutto� e �l�originale hamburger americano�. Come accade con tutte le pietanze che diventano molto popolari, si � creata tutta una mitologia attorno alla loro nascita. Secondo un aneddoto ripreso da diverse riviste americane che si occupano di cibo e ristorazione, questa modalit� di cottura sarebbe nata una cinquantina d�anni fa ad Ashland, nello stato americano del Kentucky, da Bill Culverston, proprietario del ristorante locale Dairy Cheer, che avrebbe iniziato a utilizzare il metodo dopo aver visto un cuoco che schiacciava un hamburger con una lattina di birra. Altri fanno risalire l�origine degli smash burger a un panino tipico dell�Oklahoma, l�OKC Burger, in cui un patty di carne e cipolle veniva schiacciato fino a creare un disco sottilissimo. Un altro locale che ha legato la sua fama agli smash burger � il Miner Dunn di Highland, in Indiana, che li prepara da pi� di un secolo. Intervistato dalla rivista Slate, Motz ha raccontato che in realt� l�origine degli smash burger � molto pi� antica: cominciarono a diffondersi negli Stati Uniti verso la fine dell�Ottocento ed erano molto diffusi soprattutto tra i ceti meno abbienti e tra i frequentatori delle fiere, perch� economici e veloci da cuocere. La loro popolarit� aument� a partire dal 1921, quando White Castle, una catena di fast food fondata all�inizio di quell�anno a Wichita in Kansas, applic� questo metodo di cottura a tutti i panini del suo men�. Dato che White Castle � una delle pi� antiche catene statunitensi, secondo Motz gli smash burger �sono stati i primi veri hamburger da fast food�. Negli anni Quaranta questo tipo di cottura cominci� a essere abbandonato, anche perch� i ristoranti cominciarono a fare largo utilizzo di carne surgelata, e questa circostanza indusse le principali catene a preferire metodi diversi e pi� convenzionali. Il ritorno di moda di questa pietanza inizi� nel 2017 a Los Angeles (California), grazie al passaparola che si cre� attorno agli smash burger preparati da Shawn Nee, un cuoco amatoriale che li vendeva nel cortile di casa sua, a East Hollywood. Come ha raccontato la rivista Eater, in pochi mesi quell�attivit� amatoriale e �clandestina� divent� un ristorante vero e proprio: Burgers Never Say Die, il locale che �ha dato inizio alla scena degli smash burger in questa citt�. Seguendo l�esempio di Nee, diversi ristoratori losangelini hanno aperto locali specializzati in smash burger come Chris N Eddy�s, Burger She Wrote e Easy Street Burgers. Oggi Los Angeles � la citt� a cui gli smash burger sono maggiormente associati, con decine di ristoranti specializzati nella loro preparazione. A partire dal 2021 gli smash burger sono diventati popolari anche a New York, una citt� in cui storicamente questo metodo di cottura era stato poco utilizzato. Jamie Chester, fondatore del ristorante Smashed, ha raccontato a Eater che nel 2021, quando decise di aprire l�attivit�, in citt� �non c�era ancora niente del genere�. Apr� Smashed nell�aprile di quell�anno, e gli affari andarono subito bene: appena un mese dopo l�apertura il New Yorker, una delle pi� importanti riviste americane, defin� uno dei panini del suo men�, il Big Shmacc (un nome che fa il verso al Big Mac, il panino pi� famoso del McDonald�s), �l�hamburger dell�estate�. Secondo Motz, il successo che gli smash burger hanno avuto a New York � dipeso anche dal fatto che questi panini si adattano molto bene allo stile di vita frenetico e veloce tipico della citt�: molte persone mangiano di fretta, spesso mentre camminano, e da questo punto di vista gli smash burger sono molto comodi e funzionali. Grazie alla popolarit� di questi locali, � aumentata anche la fama di una catena di fast food californiana che adopera questo metodo di cottura da molti anni: In-N-Out, famosa per il suo men� essenziale e replicato da moltissime catene (prevede solo tre panini: l�hamburger, il cheeseburger e il cosiddetto Double-Double, con doppia carne e doppio formaggio). Nel 2022 In-N-Out fu definito il fast food pi� popolare in California, ed � spesso in cima alle classifiche dei migliori fast food del paese. In Italia la popolarit� degli smash burger � associata principalmente a Burgez, fondata nel 2016 e modellata sullo stile delle principali catene di fast food americane, come Five Guys e per l�appunto In-N-Out, da cui riprende l�arredamento delle sale e l�estetica del packaging. Negli ultimi cinque anni in tutte le principali citt� italiane sono stati fondati locali che richiamano gli smash burger a partire dal nome, come Smash Tag a Roma e Smashy a Torino. Ballarini racconta che la diffusione degli smash burger ha cambiato il modo in cui gli hamburger vengono preparati e serviti. �Quando ho aperto il mio primo locale, pi� o meno dieci anni fa, la tendenza dominante era quella delle hamburgerie gourmet: ai tempi l�hamburger andava servito alto e condito con ingredienti locali e di qualit� per dargli una connotazione geografica precisa. Poi bisognava chiedere ai clienti che tipo di cottura preferissero. Oggi � normale dare per scontato che l�hamburger � uno smash burger, e quindi non bisogna fare troppe domande�. Secondo Ballarini, una parte del successo degli smash burger � dovuta alla loro estetica. �Sono hamburger molto golosi: per favorire la formazione della crosticina bisogna usare una carne molto grassa, e di solito sono conditi con tanto formaggio. Il risultato � molto invitante, ruba l�occhio e funziona�, dice. L�altro elemento che ha favorito l�ascesa degli smash burger � quello tecnico: �La tecnica nella cucina � sempre un elemento centrale, ma nel caso degli smash burger l�attenzione a questo aspetto sfiora in certi casi il fanatismo. Ci sono centinaia di video che spiegano come smashare un hamburger nel modo corretto e lo fanno con un piglio quasi matematico, enfatizzando tutte le fasi del procedimento e mostrando fieramente la crosticina che riescono a ottenere�. Ballarini dice di rimanere stupito dal successo di questi contenuti, perch� �non fanno altro che reiterare un gesto tecnico; un gesto bello s�, ma sempre uguale�.