Imparare il Braille divertendosi

Un progetto inclusivo alla Scuola Primaria dell’ “I.C. di Nurri

Dal Dr. Michele Di Dino – Responsabile del Centro di Consulenza Tiflodidattica di Cagliari

È in corso di realizzazione un progetto inclusivo tra il Centro di Consulenza Tiflodidattica (CCT) di Cagliari e la V classe della scuola Primaria di Nurri. La classe è frequentata da un’alunna che ha da poco iniziato ad imparare il sistema Braille. In accordo con le insegnanti, il Responsabile del CCT Michele Di Dino ha proposto un percorso di otto incontri con la classe finalizzato principalmente all’apprendimento del Braille e alla conoscenza dei principali sussidi tiflodidattici da parte di tutti e 8 gli alunni e delle insegnanti. Ogni appuntamento, della durata di due ore, è suddiviso in un’ora sulla letto-scrittura Braille e l’ora successiva sulle altre esperienze da compiere rigorosamente con una benda sugli occhi.

Quattro bambini bendati si approcciano ai LEGO Braille Brick, tramite il tatto.


Il progetto vede la partecipazione attiva della volontaria di Servizio Civile Universale operativa presso il Centro. Nel primo incontro è stato organizzato un laboratorio con i LEGO Braille Bricks che ha permesso di sperimentare il tatto per riconoscere i mattoncini, di creare curiosità e attraverso alcuni giochi arrivare alla scrittura di alcune letterine Braille con la tavoletta.
Negli incontri successivi prosegue l’apprendimento del sistema con l’uso della macchina dattilo-braille. Inoltre sono stati proposti alcuni giochi tattili quali il Memory e il Tris, l’esplorazione di tavole in rilievo di scienze e di giochi enigmistici allegati alla rivista Gennariello, l’uso dei sussidi per il disegno in rilievo (piano di gomma, cuscinetto di gommapiuma, piano in velcro) e di quelli per l’aritmetica e la geometria (cubaritmo e figure geometriche in rilievo).

Un bambino apprende l'utilizzo della Dattilobraille.

Un altro appuntamento ha visto i bambini impegnati in palestra a svolgere attività motoria e giochi. Infine gli ultimi due incontri hanno incluso la partecipazione di due ospiti, soci della sezione territoriale UICI di Cagliari. Un socio, accompagnato dal suo cane guida, ha parlato ai bambini di autonomia, orientamento e mobilità. Giovanna, maestra in quiescenza, ha potuto verificare le competenze di letto-scrittura Braille acquisite dai bambini e ha risposto alle loro domande e curiosità.

I bambini hanno accolto il progetto con entusiasmo coinvolgente, tanto che le maestre hanno assunto l’impegno di farli esercitare nella letto-scrittura Braille durante la settimana affinché rinforzassero le conoscenze acquisite. L’alunna direttamente interessata sta imparando velocemente e, grazie all’ambiente inclusivo creatosi, è stimolata a dedicarsi ad un’attività che aveva rifiutato di svolgere senza il coinvolgimento della classe.

Il taglio ludico dato al progetto coinvolge i bambini al punto che ogni giorno, durante la ricreazione, spontaneamente si avvicinano alla lavagna e giocano a scrivere col pennarello parole in “Braille”. Otto ore di Braille sono poche ma l’obiettivo è che la classe con l’impegno delle maestre e il supporto del Responsabile del CCT prosegua questo percorso di apprendimento per la restante durata dell’anno scolastico.
Imparare divertendosi…cosa c’è di meglio?