TOCC – Transizione digitale Organismi Culturali e Creativi
Il Ministero della Cultura, in collaborazione con Invitalia, si è fatto promotore dell’ “Avviso pubblico, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU, per l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore di micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit, operanti nei settori culturali e creativi per favorire l’innovazione e la transizione digitale. PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Turismo e Cultura 4.0 (M1C3), Misura 3 “Industria culturale e creativa 4.0”, Investimento 3.3: “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde”, Sub-Investimento 3.3.2: – Sostegno ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale (Azione A II)”.
La Biblioteca ha raccolto, tramite il bando TOCC – Transizione digitale Organismi Culturali e Creativi, la sfida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, in seguito ai tanti disagi provocati al sistema produttivo italiano e non solo, ha come scopo il miglioramento delle condizioni economiche e sociali del nostro Paese.
L’iniziativa in questione prevede un investimento di oltre 155 milioni di euro, con un finanziamento massimo previsto per ciascun progetto presentato dai soggetti interessati pari a 75.000 euro, cifra che l’Ente si è aggiudicato.
A febbraio 2023 la Biblioteca ha infatti risposto all’Avviso Pubblico, scorgendo nello stesso la possibilità di elaborare un progetto che consentisse di effettuare uno step in avanti sugli strumenti digitali utilizzati. Il 20 giugno il Ministero della Cultura ha pubblicato le graduatorie e la proposta presentata è stata approvata, mentre il 25 ottobre è stato firmato dalle parti il Provvedimento di concessione del contributo.
in estrema sintesi, esso porterà in un orizzonte temporale di 18 mesi alla creazione di un sistema che permetta l’acquisizione di testi cartacei trasformandoli in file digitali pronti per la stampa. Il primo e più importante utilizzo è quello di salvaguardare il patrimonio librario dell’ente che, in quasi 100 anni di storia, annovera all’interno del proprio catalogo testi molto antichi, magari in un’unica copia, che grazie a questo nuovo sistema potrebbero essere riproposti e riprodotti in chiave moderna.
L’altro obiettivo è il processo inverso, ovvero partire da un testo in nero per ottenere il corrispondente file pronto per la stampa del testo in Braille, con conseguente maggiore velocità dei tempi di produzione.
Le tecnologie utilizzate per raggiungere quanto detto sono la rete neurale convoluzionale, l’intelligenza artificiale, il deep learning e il machine learning. In definitiva, si tratta di un nuovo, ennesimo avanzamento tecnologico che la Biblioteca ha individuato come nuova frontiera per offrire un servizio di maggior qualità ai propri Utenti.
In questa pagina aggiorneremo sullo stato di avanzamento dell’iniziativa non appena vi saranno novità concrete da comunicare.