3 anni di impegno: l’evento finale di BLOOM AGAIN

Il progetto BLOOM AGAIN ha rappresentato un grosso impegno per una pluralità di Enti che, sotto il coordinamento dell’UICI – Presidenza Nazionale, si sono dedicati a decine di iniziative e attività che in 36 mesi hanno coinvolto Utenti, personale scolastico, famiglie, scuole, operatori del settore e molti altri soggetti.

Lo scopo di BLOOM AGAIN, del quale abbiamo parlato tante volte anche sul nostro sito, è stato quello di migliorare il livello di autonomia, istruzione e formazione degli studenti con disabilità visiva, grazie al contributo finanziario di Impresa Sociale con i Bambini che ha selezionato e sostenuto questo progetto fin dal 2020.

Presso la prestigiosa location della Sala “Aldo Moro”, situata all’interno del Ministero dell’Istruzione e del Merito in Viale di Trastevere 76/a a Roma, il 30 maggio si è tenuto l’evento finale alla presenza tra gli altri del Ministro Giuseppe Valditara, dell’Onorevole Davide Faraone, della Vice Coordinatrice bandi e iniziative di Impresa Sociale Con i Bambini Simona Rotondi.

A presentare la maggior parte di quanto realizzato nel corso di questi 36 mesi sono stati il Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Mario Barbuto, i rappresentanti dei Consigli Regionali UICI Pietro Piscitelli (Campania), Claudio Cola (Lazio), Nicola Stilla (Lombardia), Maria Francesca Oliveri (Sicilia) Massimo Diodati (Toscana) e la coordinatrice del progetto Linda Legname.

Per ogni Regione coinvolta erano presenti uno studente coinvolto nelle attività di BLOOM AGAIN, un genitore e un professionista del settore istruzione-formazione che hanno raccontato la propria esperienza e i benefici tratti dalle attività svolte.

Alcuni concetti ribaditi più volte nel corso della giornata hanno riguardato la complessità ma al tempo stesso l’efficacia del lavoro di rete, ancora più impegnativo a causa della pandemia COVID-19, la volontà di proseguire con le attività di progetto, il protagonismo dei ragazzi che hanno accolto in modo largamente favorevole l’invito a testarsi nella scuola, nella formazione e nella socializzazione, la voglia di non chiedere un accompagnamento perpetuo bensì un supporto nell’apprendimento, per poi coltivare studi e passioni con la maggiore autonomia possibile.

Un percorso di tre anni è stato portato a compimento, e l’augurio è che presto ne possano seguire altri che regalino simili soddisfazioni.