Un caffè in compagnia
Uno dei passaggi che più colpisce in questa raccolta di interviste di Renato Farina a don Giussani compare in un colloquio del 1988, svoltosi in occasione dei dieci anni della scomparsa di Papa Montini. Osserva l'intervistatore che «Paolo VI fu bersagliato in maniera ignobile a causa della sua riscoperta di un attore ignorato nell'umana vicenda: il diavolo» e che in questa occasione «fu lasciato solo anche dai vescovi...». Secca ma accorata la risposta di Giussani: «Papa Montini cominciò ad accorgersi del disastro in cui la Chiesa andava scivolando, quando percepì il formalismo con cui il soprannaturale era trattenuto e ripetuto. Perciò il suo discorso sulla presenza nel mondo del diavolo è stato una sfida, così coraggiosa che il temperamento di Paolo VI non la lasciava prevedere al mondo e a tutta la teologia anche cattolica che con il mondo veniva a patti». Fa molto effetto un giudizio: «disastro», il disastro della Chiesa percepito dolorosamente come tale, e senza mezze misure, addirittura dal Pontefice. Nel corso di questa intervista non mancano altri segnali di vera e propria angoscia per lo stato «disastroso» in cui il cristianesimo e la Chiesa cattolica a giudizio di Paolo VI (e dello stesso Giussani) stavano inesorabilmente «scivolando»: «La tragedia in cui la Chiesa versava», e ancora «una incognita tremenda», oppure «le intime connessioni di quel processo di distruzione» e così via. Viene anche menzionata una drammatica lettera che Papa Montini scrisse all'amico Jean Guitton nel settembre del 1977 in cui Paolo VI confessava: «Capita ora che mi ripeta la frase oscura di Gesù nel Vangelo di san Luca: «Quando il Figlio dell'uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla Terra?»»...RELIGIONE
Giussani Luigi
Rizzoli
Braille e Edizione per ipovedenti
2004
2
239
Opera in prestito, Opera in vendita