Il Paese del melodramma

Quando apparve nel 1930, Il Paese del melodramma fu come un colpo di scure piantato sulla tavola impeccabilmente imbandita dei musicologi «competenti», per i quali Verdi coincideva solo con la «verve discreta e senile» del Falstaff. Contro quegli «intellettuali accantonati ed ostili» Barilli rivendicava la grandezza perentoria e insindacabile del Verdi del Trovatore e dell'Aida. Oggi la causa di Verdi è ampiamente vinta, sicché il lettore potrà concentrarsi sulle fascinazioni descrittive ed evocative del capolavoro di Barilli.
Arti, Spettacoli, Divertimenti e giochi, Sport
Barilli Bruno
Adelphi Edizioni
Braille e Edizione per ipovedenti
2000
2
194
Opera in prestito, Opera in vendita