L’è el dì di mort, alegher! – De là del mur – Altre liriche

Poeta dialettale per scelta ed elezione, collocato all'incrocio fra tradizione milanese e rinnovamento della cultura letteraria europea di inizio secolo, Delio Tessa recupera il magistero del Porta alla luce di una nuova sensibilità, individuale e storica. Facendo propri gli umori e le iniziative della poesia italiana coeva, tra Pascoli e Gozzano fino ad arrivare a Palazzeschi e al primo Ungaretti, rielabora in maniera del tutto personale la lezione del decadentismo francese di Baudelaire e in particolar modo di Verlaine, cui lo accomuna l'estrema cura per la musicalità e le sonorità del verso. Cantore del quotidiano cittadino, ma anche della drammatica realtà della prima guerra mondiale, ebbe ?assidua consuetudine con gli emarginati della società?, come scrive Isella nell'ampio saggio introduttivo, e una ?religiosa tolstoiana simpatia con prostitute, belle di notte, ladri della vecchia Vetra e del Bottonuto, ambienti dove coltivò discretamente lunghe, fedeli amicizie, dove trovò insieme con la lingua i temi della sua poesia?.
Poesia
Tessa Delio
Giulio Einaudi editore
Braille e Edizione per ipovedenti
1999
6
810
Opera in prestito, Opera in vendita