Poesie scelte

Carlo Alberto Salustri nasce a Roma, il 26 ottobre 1871. Nel 1874 muore il padre, e la famiglia deve trasferirsi. Dal 1880 al 1886 frequenta le elementari al Collegio San Giuseppe, poi all'Angelo Mai: ma non è un buon scolaro, e ai libri preferisce il passeggio a Piazza di Spagna. Carlo, assume lo pseudonimo-anagramma di Trilussa, inizia così la sua collaborazione ai giornali romani, che lo vedrà presente ne «Il Rugantino», nel «Capitan Fracassa», nel «Don Chisciotte», nel «Messaggero», nel «Travaso delle idee». Nel 1903 partecipa a Milano al «Torneo dialettale italiano», cimentandosi con Di Giacomo. Trilussa è famoso. Scopre una ragazza trasteverina (il suo grande amore) e la lancia come stella del cinema. Vive discretamente, grazie ai suoi versi: gode la fama facile del salotto, quale poeta-chroniqueur che dispensa sul quotidiano il suo puntuale commento al fatto del giorno. Il suo entourage intellettuale non è tra i più aperti: non frequenta Pirandello né la Deledda, che vivono a Roma; al caffè Aragno preferisce l'osteria; veste con l'eleganza vistosa del provinciale, cravatte impossibili e baffi troppo curati. Scrive testi per Fregoli e Petrolini, e nonostante le collaborazioni è assillato da problemi economici. La salute è precaria. Passeggia sempre meno in una Roma ormai così diversa da quella fin-de-siècle che tanto aveva importato alla genesi della sua poesia. Vive sempre con la fedele Rosa Tomei, sua governante, segretaria, infermiera. Aspetta la realizzazione di un vecchio desiderio: la raccolta in un solo volume delle sue poesie. Nel 1950 Luigi Einaudi lo nomina senatore a vita. Alla notizia dice sorridendo alla fedele Rosa: «Semo ricchi». Venti giorni dopo, si spegne.
Poesia
Trilussa
Arnoldo Mondadori Editore
Braille
1969
3
396
Opera in prestito, Opera in vendita