C’è un cadavere dall’avvocato
Nel 1950, un avvocato inglese rinverdì i fasti della trascorsa età d'oro del giallo con questa detective story nella più pura tradizione anglosassone. Benché sia annoverato fra i classici e considerato il capolavoro di Gilbert, il romanzo è una novità per il pubblico italiano. A Londra, nel rispettabilissimo studio legale Horniman, Birley & Craine, è accaduto un fatto inaudito. I bauli a chiusura ermetica per custodire gli atti erano l'orgoglio e il vanto del vecchio Horniman, il fondatore appena defunto, uomo meticoloso e maniaco dell'ordine che aveva ideato un efficiente sistema di archiviazione. Ora, dentro uno di essi, c'è nientemeno che il corpo in decomposizione di uno dei clienti dello studio, garrotato con il filo di ferro. L'intreccio sta alla pari con quelli dei più celebri maestri del genere: è elaborato, originale, disseminato di indizi che fino all'ultimo sviano il lettore, ma aderisce scrupolosamente alle regole del fair play. Manca, è vero, la figura del Grande Investigatore, ma al suo posto Gilbert s'è inventato Henry Bohun, avvocato alle prime armi dalle inaspettate risorse.Romanzi, Racconti, Novelle
Gilbert Michael
Polillo
Braille e Edizione per ipovedenti
2004
3
447
Opera in prestito, Opera in vendita