Storie e storielle ebraiche

Esistono storie che più di altre vogliono essere raccontate: sono storie che definiscono un'identità, che fanno emergere il carattere di un popolo o di una nazione, che servono a trasmettere alle nuove generazioni qualità antiche ma sempre attuali quali l'intraprendenza, l'intelligenza, l'ironia e l'autoironia. Per trasportare in pagine di libro questi racconti occorrono naturalmente senso della misura, felicità di invenzione, agilità narrativa, e non v'è dubbio che Muriel Bloch le abbia. Le sue Storie e storielle ebraiche la vedono in scena come autrice e come attrice capace di proporre un punto di vista, di raccontare un aneddoto, ma capace anche di ritirarsi in un angolo del palcoscenico lasciando a noi lettori il compito della conclusione, l'impegno della riflessione. Questo libro ci fa incontrare re Salomone, che stupisce fin dall'infanzia gli interlocutori con intelligenti ed equilibrati giudizi, ci fa conoscere qualche astuto rabbino, ma anche un semplice calzolaio ebreo alle prese con una difficile situazione diplomatica; è un susseguirsi di storie e di consigli che ci portano al sorriso e alla riflessione: l'uomo che torna dal bagno senza camicia è un ingenuo o un saggio? E Pinya il Pensatore è fuori strada quando pensa che «se tutti gli uomini della terra si unissero per formare un solo uomo, quest'uomo sarebbe un gigante»? I protagonisti di queste storie spesso capovolgono la realtà, ci spingono all'ironia, ma lasciano aperto lo spazio del sogno: è un modo intelligente per dire ai lettori piccoli e grandi che l'uomo ha bisogno di speranza e che la felicità è anche fantasia, umorismo, piacere dell'incontro con gli altri.
Letteratura per bambini e ragazzi
Bloch Muriel
Edizioni EL
Braille e Edizione per ipovedenti
2006
1
99
Opera in prestito, Opera in vendita