Lettere di Louis Braille
Finora in Italia abbiamo potuto conoscere solo il Louis Braille ufficiale, la rappresentazione pubblica di un uomo discreto, serio, instancabile lavoratore e brillante «benefattore» di tutti i ciechi del pianeta, che nel nostro paese abbiamo potuto apprezzare meglio, soprattutto, con la traduzione nella nostra lingua della sua biografia di Pierre Henri del 1952. Ora, però, grazie alla traduzione in italiano, fatta da Salvo Falcone, delle lettere di Braille conservate presso l'Archivio dell'Institut National des Jeunes Aveugles di Parigi (e da questo stesso Istituto pubblicate in francese, in edizione limitata, nel 2009), anche noi Italiani abbiamo finalmente l'opportunità di ricavarne un'immagine nuova, più intima, che, senza togliere niente alla sua inestimabile e preziosa attività svolta a favore dei non vedenti, ci fa conoscere un Braille un po' meno simbolo ed emblema, ma un po' più uomo in carne ed ossa.Tiflologia
Rapisarda Emanuele (a cura di)
Bonanno
Braille e Edizione per ipovedenti
2011
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71
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