Alfabeto delle relazioni

«Famiglie, io vi odio!» gridava André Gide alle soglie del XX secolo, denunciando l'ipocrisia e gli odi che avvelenavano quell'istituzione da sempre considerata il rifugio affettivo di ogni essere umano. Molto tempo è trascorso, ma la situazione non è certo cambiata. La cultura attuale muta vertiginosamente distruggendo antichi valori e sostituendoli con il nulla, e così le famiglie si possono trasformare in inferni di solitudine o di violenza. Ma è ancora possibile salvare questa istituzione che è alla base stessa del consorzio umano? Sì, afferma Vittorino Andreoli, a patto che ognuno di noi sappia riconoscere la propria sfera d'azione e di intervento, rispettando quella degli altri e cercando di ricostruire tutti insieme un sistema di relazioni affettive in cui l'amore prevalga sui falsi idoli ai quali l'attuale pseudo-cultura dell'«apparire» impone di sacrificare.
Sociologia, Economia, Politica
Andreoli Vittorino
BUR
Braille e Edizione per ipovedenti
2005
5
709
Opera in prestito, Opera in vendita