Il grande mare di sabbia

Chi non è mai stato nel deserto è convinto, dai libri che ha letto, che sia un luogo straordinario ma monotono. «Un maledetto uadi dietro l'altro», come rispose un viaggiatore inglese a chi gli chiedeva se la traversata era andata bene. In realtà, sono quasi sempre i libri, non i deserti, a essere monotoni. Perché non basta descrivere i bagliori violetto e arancio dei tramonti, le calde dune color dell'oro, le infinite distese pietrose, le depressioni ricoperte di sale e di gesso, le montagne nere con le cime merlettate e gli orizzonti che sembrano così vicini per la secchezza dell'aria, mentre sono molto più lontano di quanto si possa immaginare. Questo è soltanto lo scenario che va popolato con i protagonisti, uomini che portano il velo blu o il casco coloniale, donne con i morbidi occhi cerchiati dall'hennè, spiriti duri di militari e di predoni, spiriti santi che vegliano o digiunano. Solo allora, davanti a tutta questa folla, è possibile accorgersi che il deserto non è mai stato un vuoto, ma un pieno, e che quanto lo caratterizza non è la monotonia o la ripetizione, ma la varietà e l'imprevisto. Il deserto è pieno di storie.
Romanzi, Racconti, Novelle
Malatesta Stefano
Neri Pozza Editore
Braille e Edizione per ipovedenti
2002
4
501
Opera in prestito, Opera in vendita