Il secondo sesso
A quarant'anni Simone de Beauvoir scopre l'esigenza di analizzare l'essere donna; nel giugno 1949 esce Il secondo sesso, ed è subito successo e scandalo. Sin dalle prime righe è chiaro che non si tratta di una disquisizione morale. Con veemenza da polemista di razza, la de Beauvoir passa in rassegna i ruoli frequentemente attribuiti dal pensiero maschile alla donna - lesbica, sposa, madre, prostituta - e i relativi attributi - narcisista, mistica, innamorata - per approdare nella parte propositiva («Verso la liberazione») alla femme indépendante. Con una determinazione fino a quel momento sconosciuta, si esprime in un linguaggio nuovo, autentico, parla di controllo delle nascite e di aborto, sfida i cultori del bel sesso con «le ovaie e la matrice».Saggistica, Critica, Satira
Beauvoir (de) Simone
il Saggiatore
Braille e Edizione per ipovedenti
1999
14
2029
Opera in prestito, Opera in vendita