Lettere a Mita

Ha ventidue anni Margherita Pieracci - la Mita a cui sono indirizzate queste lettere - allorché, nel novembre del 1952, chiede a Vittoria Guerrini, che ne ha allora ventinove - e che adotterà poi, fra gli altri, lo pseudonimo di Cristina Campo -, di poterla incontrare per parlare con lei di La pesanteur et la grâce, dalla cui lettura è uscita profondamente turbata. Comincia così, sotto il segno e nel nome di Simone Weil, un'amicizia che avrà fine solo con la morte di Vittoria, ventiquattro anni dopo, e si nutrirà, nei lunghi periodi durante i quali le due amiche saranno separate, di uno scambio epistolare affettuoso e costante. Le duecentoquaranta lettere scritte a Mita fra il 1956 e il 1975, che vengono presentate qui con la cura appassionata della stessa Margherita Pieracci, offrono ai lettori della Campo una cornice in cui inscrivere le poesie e i saggi che videro la luce in quegli anni.
Biografie, Autobiografie, Diari, Discorsi, Lettere, Reportages
Campo Cristina
Adelphi Edizioni
Braille e Edizione per ipovedenti
1999
5
670
Opera in prestito, Opera in vendita