Lezione di tango

Giovanna e Matilde non potrebbero, all'apparenza, avere nulla in comune, salvo il fatto di abitare entrambe nel quartiere di Brera, a Milano, e di incrociarsi talvolta per la strada. La prima è un'affascinante antiquaria non ancora quarantenne, sposata e con una figlia adolescente; l'altra è un'anziana diseredata, che vive sola in un abbaino da cui cerca, ostinatamente, di non farsi sfrattare. Una serie di circostanze drammatiche avvicina le due donne, che si «scoprono» reciprocamente, intrecciando un dialogo da cui scaturisce la più singolare e profonda delle amicizie: la barbona e la ricca signora borghese si assomigliano ben più di quanto sembri. Entrambe hanno subito da bambine lo stesso trauma, che ha segnato le loro esistenze, conducendole a percorrere sentieri diversi: Matilde, splendida e povera adolescente nell'Italia tra le due guerre, ha sempre accettato fino in fondo la vita, con il suo corredo di gioie e amarezze, trionfi e delusioni, e non ha mai temuto i sentimenti, soprattutto l'amore. La sorte non è stata certo benigna con lei, eppure il suo cuore non si è inaridito, è ancora capace di donare. Giovanna, al contrario, ha costantemente evitato di abbandonarsi alle emozioni, ha paura del dolore e il suo modo di amare è quello, guardingo, di chi cerca nell'altro protezione, sicurezza e benessere. Ma, imparando dall'amica, Giovanna sa trasformarsi a poco a poco in una creatura ricca di sensibilità e calore, disposta ad abbracciare la vita, con le sue sorprese e i suoi imprevisti. Non è più una bella e delicata bambola, tanto simile all'antica e preziosa pigotta che Matilde le ha affidato, e troverà finalmente l'equilibrio interiore e la serenità tanto a lungo inseguiti, assieme a un nuovo, splendido amore.
Romanzi, Racconti, Novelle
Casati Modignani Sveva
Euroclub
Braille e Edizione per ipovedenti
1999
5
741
Opera in prestito, Opera in vendita