La vita dei ciechi

henrivita (Tit. orig.: La vie des aveugles)

Pierre Henri, con molta naturalezza, ci parla delle prospettive di successo scolastico per i ciechi, la cui cecità sia riconosciuta e alle esigenze formative dei quali siano date le risposte giuste. Egli ci parla di lavoro e della possibilità, per i ciechi e per gli i povedenti, di divenire economicamente autonomi, di essere utili a se stessi, alla loro famiglia ed alla società. Ci descrive la vita dei ciechi e degli ipovedenti nell'ambito della famiglia che si sono costruiti; ce li presenta come genitori che educano e curano i loro figli; come fruitori delle bellezze della natura e dell'arte; come turisti...; insomma, dopo aver letto le sue pagine, nessuno può più aver dubbi sul fatto che la vita dei ciechi e degli ipovedenti può essere varia, ricca di soddisfazioni e, in definitiva, degna di essere vissuta, come la vita di qualsiasi altro essere umano.
<em>(dalla Presentazione di Enzo Tioli)</em>

(Tit. orig.: La vie des aveugles)

Pierre Henri, con molta naturalezza, ci parla delle prospettive di successo scolastico per i ciechi, la cui cecità sia riconosciuta e alle esigenze formative dei quali siano date le risposte giuste. Egli ci parla di lavoro e della possibilità, per i ciechi e per gli i povedenti, di divenire economicamente autonomi, di essere utili a se stessi, alla loro famiglia ed alla società. Ci descrive la vita dei ciechi e degli ipovedenti nell’ambito della famiglia che si sono costruiti; ce li presenta come genitori che educano e curano i loro figli; come fruitori delle bellezze della natura e dell’arte; come turisti…; insomma, dopo aver letto le sue pagine, nessuno può più aver dubbi sul fatto che la vita dei ciechi e degli ipovedenti può essere varia, ricca di soddisfazioni e, in definitiva, degna di essere vissuta, come la vita di qualsiasi altro essere umano.
(dalla Presentazione di Enzo Tioli)


2000
Monza
97
5.00

  • Presentazione, di Enzo Tioli, pag. 3

  • Lettera d'introduzione, di Georges Duhamel, pag. 11


Capitolo primo: Giovinezza e vita scolastica

  • Un po' di statistica, pag. 13

  • Necessità di una formazione precoce, pag. 16

  • La Francia e l'emancipazione dei ciechi. Valentin Haüy e Louis Braille, pag. 19

  • La formazione intellettuale, pag. 24

  • Il fattore tempo nell'educazione dei ciechi, pag. 29


Capitolo secondo: Vita psicologica


  • Diversità psicologiche. Le loro cause, pag. 31

  • Possibilità di una vita intellettuale normale. I suppletivi, pag. 32

  • Vita affettiva, estetica e religiosa, pag. 36

  • La psicanalisi e i ciechi, pag. 44


Capitolo terzo: Vita professionale


  • "I ciechi utili", pag. 47

  • La musica e i ciechi, pag. 48

  • Accordatori e riparatori di pianoforti, pag. 51

  • Cause della scomparsa dei vecchi "mestieri dei ciechi", pag. 53

  • I ciechi nel normale mondo del lavoro, pag. 57

  • Il caso degli intellettuali, pag. 62

  • Il caso della donna cieca, pag. 64


Capitolo quarto: Vita familiare e sociale


  • Condizioni generali del matrimonio, pag. 67

  • L'uomo di casa ed il capo famiglia, pag. 69

  • La casalinga e la madre cieca, pag. 74

  • Suppletivi e vita in famiglia, pag. 80


Capitolo quinto: Aiuto sociale e legislazione compensatrice a favore dei ciechi


  • L'incoraggiamento al lavoro, pag. 83

  • L'attività di una grande opera: l'Associazione Valentin Hauüy, pag. 84

  • I mendicanti: i Quinze Vingts, pag. 90

  • Legislazione assistenziale. La compensazione, pag. 91

  • La profilassi della cecità, pag.92


Nota bibliografica, a cura di Enzo Tioli, pag. 94