Opere di tiflologia

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Le seguenti opere possono essere richieste direttamente alla Biblioteca Italiana per i Ciechi (sede di Monza) al numero 039/283271, oppure possono essere acquistate presso il Centro di Documentazione Tiflologica di Roma e presso i Centri di Consulenza Tiflodidattica.

Tutte le opere vengono vendute al costo di 5,00 Euro quando non diversamente indicato.

La Biblioteca provvederà ad inviare, assieme alle opere richieste, il bollettino di c/c postale per il pagamento. Per verificare la disponibilità delle seguenti opere su supporto informatico o in Braille si può consultare il catalogo generale delle opere in vendita, prestito ed omaggio.


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<p>(tit. orig. <em>Children with visual impairments. A parent's guide</em>. Edited by M. Cay Holbrook; trad. it. di Antonio Quatraro)</p>
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<p>La 'Guida per genitori' è il frutto di un lavoro multidisciplinare, ben armonizzato e ben coordinato dalla professoressa Holbrook; però esso tutto è fuori che un manuale scientifico: il linguaggio e lo stile con cui è condotta testimoniano lo sforzo, ben riuscito, di comunicare concetti complessi e desunti dalla letteratura specializzata più aggiornata, a persone che non sono addetti ai lavori, che in genere si trovano in una situazione di sofferenza e che hanno bisogno di termini in sintonia con il loro vivere quotidiano, con il loro sentire. La 'Guida' si configura come un'opera di valore scientifico proprio perché riesce a coniugare l'esigenza della chiarezza con quella, altrettanto fondamentale, dell'efficacia del messaggio; sotto questo ultimo aspetto le testimonianze dei genitori da un lato ed un intero capitolo affidato ad un genitore che è anche un professionista nel settore (il capitolo sesto), contribuiscono a renderla un'opera viva, da cui anche chi lavora in questo campo, pur senza essere né genitore, né famigliare del bambino con disabilità, può certamente trarre insegnamento.<br>
(Dalla Prefazione all'edizione italiana di Antonio Quatraro)</p> Il bambino con disabilità visiva. Guida per i genitori
matematica Ma quale matematica è possibile insegnare ai ciechi? Sarà forse necessario pensare ad una riduzione dei curricoli? La minorazione visiva pone dei limiti all'apprendimento di questa disciplina, già ritenuta tanto ostica per tutti? dovremo forse tagliar via tutti quegli aspetti della matematica o della geometria così legati alla vista, nell'immaginario di tanti? (Quanto ci condizionano, ammettiamolo, la cara tradizionale lavagna o un grafico che vediamo svilupparsi sullo schermo di un computer!).
Ed ecco che l'autore, anziché rispondere a queste ovvie ed immediate domande, si pone pazientemente a ricostruire quali siano il senso e la natura di questa scienza, per poter arrivare a capire cosa significhi insegnarla.
E riscopriamo con lui la necessità dell'esperienza e della manipolazione, del gioco e della pratica, insomma di una classe-laboratorio. Altrimenti non avremo fatto matematica! Scopriamo che il gioco e la manipolazione della materia non sono una promessa, ma piuttosto una reale attività matematica: insegnano ad organizzare matematicamente la realtà. E non stiamo parlano di bambini o di ragazzi ciechi, ma di qualsiasi bambino o ragazzo che si sita aprendo alla conoscenza. Scopriamo che la matematica, almeno nei livelli di base, qualli fondanti il pensiero matematico, non pu essere insegnata ma dobbiamo essere opportunamente guidati a scoprirla da noi stessi, così come non può essere insegnata l'astrazione: essa nascerà da continui processi di scoperta, di confronto e di generalizzazione.
(Dalla Prefazione all'edizione italiana di Dario Russo) L’insegnamento della matematica ai ciechi
Guidainsegnanti La presente 'guida', dove il termine guida, senza voler essere un prontuario, indica la volontà di proporre un supporto concreto volto a suggerire consigli sulle modalità di approccio al non vedente sul versante della comunicazione in ambiente formativo e scolastico, vuole definirsi soprattutto come strumento pratico di lavoro per gli insegnanti.
La scelta che ci ha guidato è stata quella di pórci le domande che gli insegnanti si pongono e alle quali abbiamo cercato di dare risposte concrete.
La guida pratica vuole esprimere inoltre un valore orientativo che dia all'insegnante alcune coordinate pedagogiche, o meglio, tiflopedagogiche affiché nel suo itinerario educativo possa affrontare la complessità della problematica in modo più consapevole.
(Dalla Prefazione degli autori) Le problematiche dell’integrazione del non vedente nella scuola. Guida per insegnanti
crescere Con questa guida ci rivolgiamo ai genitori di bambini e di ragazzi non vedenti, ipovedenti o non vedenti con pluriminorazione.
Mettere insieme una guida per genitori di bambini non vedenti, ipovedenti o con plurihandicap non è stato facile e certamente questo libro non contiene le risposte a tutte le domande che i genitori si pongono, ai dubbi, ai quesiti che vorrebbero porre al medico, all'insegnante, agli operatori che di volta in volta lavorano con il loro figlio.
Tuttavia abbiamo voluto raccogliere l'esperienza di alcuni specialisti che da molti anni in vario modo si occupano del sostegno alla famiglia; abbiamo voluto raccogliere anche alcune tra le numerose testimonianze dei genitori, perché, anche in una società come la nostra, tutta velocità, tutta immagine, crediamo che la parola, il libro, possa ancora aiutarci a conoscere meglio cosa abbiamo dentro, ad esprimere meglio i nostri dubbi, i nostri sentimenti, le nostre aspirazioni.
(Dall' Introduzione di Antonio Quatraro) Crescere insieme. Guida per genitori
capirci Questo libro è un manuale didattico basilare, un itinerario formativo che, attraverso l'educazione musicale, consente al ragazzo cieco di pervenire successivamente ad una consolidata acquisizione culturale della musica. I segni della musica nel sistema Braille
codice Ideato dal cieco francese Louis Braille, l'alfabeto che porta il suo nome è il sistema di scrittura e di lettura tattile per ciechi, in grado di codificare tutti gli alfabeti conosciuti.

È possibile scaricare l'edizione aggiornata (2009) del codice Braille dalla pagina dei <a href='https://www.bibliotecaciechi.it/documentazione/manuali/'>Manuali</a>. Codice Braille Italiano. 1998
zaniboni L'autrice non si è proposta di scrivere un saggio di tiflologia. Con l'umiltà, con la sensibilità di chi, da anni, opera nella scuola elementare e di chi ha vissuto per il recupero dei bambini privi della vista, ha inteso fornire le linee generali, le indicazioni essenziali per una didattica specializzata, dalla quale non si può prescindere quando l'atto educativo si rivolga ad un bambino cieco, dovunque e comunque e da chiunque venga fornito. Il bambino non vedente: finalità e metodi della scuola dell’obbligo
palmo (Titolo orig.: La motricidad fina y la conducta adaptativa a los objetos en los niños ciegos)

Leggendo l'opera si riconosce l'esperienza viva dell'autrice. La semplicità e la chiarezza espositiva nascono, infatti, da anni di consuetudine professionale e umana tra i bambini ciechi. Ma la forma e il contenuto dell'opera rivelano anche un'impostazione scientifica aperta e aggiornata: dalla scuola del Piaget, alle ricerche della Fraiberg, dagli studi sulla percezione, alla valenza dei quadri affettivo-relazionali sulla motivazione all'attenzione esterocettiva e alla conoscenza.
  L'autrice ha tratto le sue riflessioni dal ruolo di Coordinatrice del servizio di Assistenza Precoce ai bambini con gravi minorazioni visive di Madrid e in questo volume centra l'attenzione su 'Lo sviluppo della motricità fine e la condotta di adattamento agli oggetti nei bambini ciechi', nella fascia di età compresa tra i tre e i cinque anni.
<em>(Dall'introduzione di Vincenzo Bizzi)</em> Palmo a palmo. La motricità fine e la condotta di adattamento agli oggetti nei bambini ciechi
henrivita (Tit. orig.: La vie des aveugles)

Pierre Henri, con molta naturalezza, ci parla delle prospettive di successo scolastico per i ciechi, la cui cecità sia riconosciuta e alle esigenze formative dei quali siano date le risposte giuste. Egli ci parla di lavoro e della possibilità, per i ciechi e per gli i povedenti, di divenire economicamente autonomi, di essere utili a se stessi, alla loro famiglia ed alla società. Ci descrive la vita dei ciechi e degli ipovedenti nell'ambito della famiglia che si sono costruiti; ce li presenta come genitori che educano e curano i loro figli; come fruitori delle bellezze della natura e dell'arte; come turisti...; insomma, dopo aver letto le sue pagine, nessuno può più aver dubbi sul fatto che la vita dei ciechi e degli ipovedenti può essere varia, ricca di soddisfazioni e, in definitiva, degna di essere vissuta, come la vita di qualsiasi altro essere umano.
<em>(dalla Presentazione di Enzo Tioli)</em> La vita dei ciechi
icevi Scambio di informazioni e di idee. Budapest, Ungheria, 4-8 luglio 1995, <

(Tit. orig.: Proceedings. European Conference on Education of Visually Impaired. Mutual Information and Inspiration. Budapest, 4-8 July 1995)
(Il volume viene distribuito gratuitamente: può essere ritirato presso il <A HREF='/Servizi/documentazione-tiflologica/centro-di-documentazione-tiflologica'>Centro di Documentazione Tiflologica</A> di Roma, presso i <A HREF='..//Servizi/consulenza/centri-di-consulenza-tiflodidattica'>Centri di Consulenza Tiflodidattica</A> e presso la sede della Biblioteca a Monza, la quale provvede anche all'eventuale invio al domicilio dell'utente).

Il testo offre spunti di riflessione a quanti sono impegnati a qwualsiasi titolo nel settore della disabilità visiva e della pluriminorazione. Al di là di quanto si potrà fare nel nostro paese quindi, vale la pena indicare al lettore lo spazio che la Conferenza di Budapest ha voluto riservare all'intervento precoce, all'aiuto alla famiglia. Vi si trovano interventi sintetici, ma densi di spunti per la ricerca e l'iniziativa. Spunti che mettono in discussione lo stesso modo di leggere lo sviluppo del bambino cieco, spunti che ci indicano l'importanza di una presa in carico della famiglia, da parte del sistema dei servizi, sia di riabilitazione che di formazione in genere; una presa in carico che tende a valorizzare le risorse umane, aiutando la famiglia a riprendersi il ruolo che le spetta, nel processo formativo di qualunque fanciullo, specie se disabile visivo o con minorazione multipla. Una delle conquiste acquisite sembra essere proprio la centralità dell'ambiente familiare, che, in molti Paesi europei, dà luogo a precise ed impegnative prassi di intervento, con relativo investimento di fondi e di risorse umane.
<em>(Dall'Introduzione di Antonio Quatraro)</em> Atti della Conferenza Europea sull’Istruzione e l’Educazione dei Disabili Visivi (Esaurito)
henribraille (Tit. orig.: La vie et l'oeuvre de Louis Braille, inventeur de l'alphabet des aveugles (1809-1852))

Il volume di Pierre Henri si profila senza dubbio come un classico sia per quanto attiene alla struttura del sistema Braille, sia per quel che si riferisce alla figura del suo ideatore. Insieme con il breve ma succoso scritto di Jean Roblin, oggi di difficile reperibilità, l'opera di Henri costituisce una lettura imprescindibile e prioritaria per chiunque, anche nel nostro tempo contraddistinto da tante felici innovazioni, voglia accostarsi al sistema di scrittura e di lettura tattile, al fine di approfondirne le vaste potenzialità.
<em>(Dall'Introduzione di Silvestro Banchetti)</em> La vita e l’opera di Louis Braille
informatica La 'Guida' contiene indicazioni a carattere pratico sui prodotti più importanti che offre il mercato nel settore dell'informatica, ossia programmi applicativi ed apparecchiature, destinati ai non vedenti, agli ipovedenti, a soggetti con minorazioni aggiuntive, in relazione all'integrazione scolastica prima di tutto, ed in relazione all'integrazione in generale. Tecnologia e integrazione dei disabili visivi e dei pluriminorati. Guida per l’approccio all’informatica
alfabeto Il volume contiene gli atti del Convegno nazionale per il 150° anniversario della morte di Louis Braille, tenutosi a Roma il 16 ottobre 2002, i temi vincitori al Concorso nazionale 'Che cosa significa per te il Braille?', indetto dall'Unione Italiana dei Ciechi, e i temi vincitori del concorso mondiale 'Che cosa rappresentail Braille per me', indetto dall'Unione Mondiale dei Ciechi.

(Il volume viene distribuito gratuitamente: può essere ritirato presso il <A HREF='/Servizi/documentazione-tiflologica/centro-di-documentazione-tiflologica'>Centro di Documentazione Tiflologica</A> di Roma e presso i <A HREF='/Servizi/consulenza/centri-di-consulenza-tiflodidattica'>Centri di Consulenza Tiflodidattica</A>).

L’alfabeto Braille come fondamento dell’emancipazione culturale e sociale dei ciechi
immagini Immagini da toccare, ma anche immagini da costruire e da ricostruire affinché la mano possa agevolmente seguire il percorso di un fiume, il profilo di un monumento, i tratti salienti di un volto, le linee di uno scenario in movimento.
E' questo il senso della grafica tattile, quale ausilio didattico fondamentale per l'allievo disabile visivo. Con profondità e precisione gli autori ne illustrano gli aspetti pedagogici e le tecniche realizzative, fornendo indicazioni metodologiche per il suo corretto utilizzo. Immagini da toccare. Proposte metodologiche per la realizzazione e fruizione di illustrazioni tattili (esaurita)
valoreculturale Cultura, diritto d'autore, e libri: per gli ottanta anni dalla sua fondazione, la Biblioteca Italiana per i Ciechi si sofferma sulle importanti implicazioni del suo ruolo per l'emancipazione culturale dei non vedenti.
Il volume può essere richiesto in Braille con un contributo di 10,00 Euro “Il valore culturale del libro: verso un formato accessibile e fruibile per i non vedenti. Problemi, esperienze e prospettive” – Atti del convegno , Monza, 29 ottobre 2008